BUSTO ARSIZIO – Continua la corsa del Covid in città. Negli ultimi tre giorni, tra il 24 e il 26 dicembre, i dati in arrivo da Regione Lombardia fotografano una situazione preoccupante: sono stati ben 500 i nuovi contagiati accertati con i tamponi molecolari di ATS tra i cittadini residenti a Busto Arsizio. Nello stesso periodo di tempo, sono stati 275 a Varese, 212 a Gallarate e 171 a Saronno, per fare un raffronto con le maggiori città della provincia di Varese.
Busto la più colpita
Sale così al 12,49% la quota di popolazione di Busto Arsizio che, dall’inizio della pandemia ad oggi, è entrata in contatto con l’infezione da Coronavirus. Tra le grandi città della provincia di Varese, Busto è quella che presenta la percentuale più alta in assoluto. Nel Varesotto si arriva anche a punte superiori al 16%, ma solo in piccoli comuni come Brissago Valtravaglia e Cocquio Trevisago (e in quest’ultimo caso il dato è influenzato dalla presenza di una Rsa).
La corsa ai tamponi
Inevitabile, di fronte ad una simile impennata di contagi, la corsa ad effettuare il tampone, soprattutto in occasione delle festività natalizie con i tradizionali ritrovi familiari. In questi giorni il centro tamponi di Gorla Maggiore è andato letteralmente in tilt, mentre anche nelle farmacie si sono viste lunghe code di cittadini in attesa del proprio turno per eseguire il tampone rapido, in particolare in quelle che lo effettuano senza prenotazione, visto che le farmacie che si dotano di un servizio di prenotazione erano esaurite, con il primo “buco” libero a volte solo nel mese di gennaio. A complicare ulteriormente la situazione, anche il fatto che le prenotazioni dei tamponi molecolari di ATS, nei giorni appena prima di Natale, rimandavano a dopo Santo Stefano, costringendo chi doveva sottoporsi al test come contatto stretto di un positivo all’isolamento volontario nei giorni clou delle feste.