A Busto una rotonda tira l’altra: tocca alla zona industriale. Nel 2023 Magenta/Polo

BUSTO ARSIZIO – Ci sono tre nuove rotatorie nel piano delle opere pubbliche varato con il bilancio preventivo 2022 promosso ieri, 19 gennaio, dalla giunta Antonelli. O meglio, due nuove – una in zona industriale all’incrocio tra via Stefano Ferrario e via Massari Marzoli e l’altra al posto del semaforo attuale presente all’intersezione tra via Magenta e via Marco Polo – e una destinata a diventare fissa, dopo la sperimentazione di successo degli ultimi mesi, quella realizzata a San Michele nell’incrocio dietro la chiesa. Passo dopo passo, la rivoluzione delle 35 rotatorie previste nel piano del traffico prende forma.

San Michele definitiva

Nel piano annuale del 2022 rientrano il rondò di San Michele e quello in zona industriale, grazie ai finanziamenti minIsteriali per la sicurezza stradale. La rotatoria di San Michele, ora realizzato in modo provvisorio, verrà resa definitiva: un’operazione da 250mila euro complessivi dopo che la sperimentazione avviata dall’allora assessore alla viabilità Max Rogora all’incrocio tra piazza San Michele, piazza Manzoni e via Quintino Sella ha dimostrato di funzionare.

Nel 2022 Ferrario/Massari

Poi toccherà alla zona industriale, dove ormai da anni si invoca a gran voce la riqualificazione dell’incrocio tra via Stefano Ferrario e via Massari Marzoli, già teatro di diversi incidenti: nel bilancio 2022 sono stati stanziati 460mila euro. Questa è l’ultima delle tre rotatorie alle intersezioni più a rischio della cittadella produttiva di Sacconago, dopo quelle realizzate negli scorsi anni lungo il viale dell’Industria, agli incroci con via Ferrario e con via Tibet.

Nel 2023 Magenta/Marco Polo

Dovrà invece aspettare il 2023 l’altra rotatoria su cui l’allora assessore Rogora spingeva di più. Si tratta di quella all’incrocio tra via Magenta e via Marco Polo, che si affaccia sulla futura area delle Nord. Meno urgente dal punto di vista della sicurezza, visto che l’intersezione oggi è regolata da semaforo, ma indispensabile per fluidificare la circolazione lungo un asse stradale primario della città, quello di via Magenta, che collega il centro con Sacconago e Borsano.

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