Busto, il piano del traffico disegna la città delle rotonde. Altre 5 sul viale della Gloria

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BUSTO ARSIZIO – Il piano urbano del traffico disegna la rivoluzione viabilistica della città. Tantissime rotonde al posto dei semafori e rialzi pedonali per mettere in sicurezza gli incroci, la chiusura degli spartitraffico centrali dei viali Magenta e Boccaccio, la creazione delle “zone 30” nel centro e nei quartieri, le piste ciclabili e le zone pedonali allargate in piazza Garibaldi e piazza Trento e Trieste. Il documento, dopo una lunga gestazione, è approdato in commissione territorio, ieri 18 novembre, primo step della (complessa) fase di approvazione che richiederà due passaggi in consiglio comunale.

Il passaggio in commissione

«Gli obiettivi strategici del piano – sintetizza l’ingegner Giorgio Morini della società Tau, che ha curato la stesura del documento – sono la riduzione dell’incidentalità, il risparmio energetico, la riduzione dell’inquinamento, la fluidificazione del traffico e la messa in efficienza del sistema stradale». Il piano, che teoricamente avrebbe una durata biennale, prevede interventi per circa 15 milioni di euro (a cui andrebbero aggiunti i finanziamenti per il sottopasso di Sant’Anna e quelli, da reperire, per la Tangenziale Ovest) . Ma è evidente che la mole di investimenti previsti potrà essere realizzata solo in tempi molto più lunghi. Nelle previsioni, infatti, ci sono la bellezza di 35 rotatorie (inclusa quella, già in fase di ultimazione, di largo Giardino), 14 attraversamenti pedonali rialzati, 24 nuovi tratti ciclabili, 34 isole ambientali (con le “zone 30”). Ciascun intervento con una diversa scala di priorità. In tutto, si parla di 7,9 milioni di euro tra rotonde e rialzi, e di 5,6 milioni per gli itinerari ciclopedonali.

Cambia il viale della Gloria

La fisionomia del viale principale e più iconico della città è destinata a cambiare radicalmente, molto più di quanto non sia già avvenuto con le due (controverse) rotatorie agli incroci con via Mameli e largo Giardino. Il nuovo PUT infatti prevede la realizzazione di altre cinque rotonde agli incroci. Di cui quattro, Diaz-Orrù, Duca d’Aosta-San Giovanni Bosco (dove c’è La Provvidenza, per intenderci), Duca d’Aosta-XX Settembre e Cadorna-Correnti (il semaforo che conduce verso piazza Trento e Trieste), «per ridurre le velocità di percorrenza e facilitare le manovre di svolta a sinistra». E l’ultima, la più complessa, quella all’incrocio tra viale Cadorna, viale Piemonte e viale Lombardia, ritenuta «necessaria per aumentare la capacità di deflusso dell’intersezione e migliorare la sicurezza delle manovre, mediante la riduzione della velocità e dei punti di conflitto». A queste si aggiungono i tre rialzi pedonali previsti agli altri incroci del viale: Diaz-Machiavelli, Duca d’Aosta-General Biancardi (ex Borri) e Cadorna-Alberto da Giussano (Molini Marzoli). Insomma, un piano ancora più estremo, in fatto di trasformazione del viale, di quello che, una decina di anni fa, aveva presentato l’allora assessore alla viabilità Luciano Lista, e su cui la Lega aveva chiesto lo stralcio delle rotatorie sul viale della Gloria.

I viali Magenta e Boccaccio

Altra rivoluzione prospettata è quella che riguarda i due viali principali che collegano il centro e i quartieri periferici. In viale Magenta e viale Boccaccio verranno realizzate diverse rotatorie agli incroci, contestualmente alla chiusura degli spartitraffico centrali, che oggi sono fonte di pericoli con i veicoli intenti a fare inversione sul viale.

L’elenco delle rotatorie

  • Via Savona – via dei Sassi – via Arnaldo da Brescia;
  • SS del Sempione – via Tasso;
  • Viale Diaz– via Orrù – Via Castelfidardo – Via Villafranca;
  • Corso XX Settembre – Viale Duca d’Aosta;
  • Viale Cadorna – Via Correnti;
  • Via Mazzini – via San Gregorio;
  • Piazzale De Gasperi – via Mazzini;
  • Via Magenta – via Silvio Pellico;
  • Via Venezia – via Tasso;
  • Via Venezia – corso XX Settembre;
  • Via Foscolo – via Ariosto;
  • Viale Cadorna – viale Lombardia;
  • Viale Duca d’Aosta – via San Giovanni Bosco;
  • Via Gaeta – via Ferrucci;
  • Via Muratori – via Cagliari;
  • Via Pirandello – via Pilo;
  • Via Pirandello – via Milazzo;
  • Viale Boccaccio – via Vizzola;
  • Via Magenta – via Marco Polo;
  • Via Magenta – via Ferrer;
  • Via Magenta – via Toniolo;
  • Via Magenta – via Acerbi;
  • Via Magenta – via Canton Santo;
  • Viale Boccaccio – via Cardinal Ferrari;
  • Viale Boccaccio – via Mogadiscio;
  • Viale Boccaccio – viale Toscana;
  • Viale Toscana – via Chisimaio;
  • Viale Toscana – via Buscate;
  • Via Ferrario – via Massari Marzoli;
  • Via Stelvio – via Minghetti;
  • Largo Giardino – via Gavinana (già realizzata);
  • P.zza Alessandro Manzoni – Corso Europa;
  • P.zza San Michele – via Volta;
  • P.zza Colombo – via Montebello;
  • Via Zappellini – Via Culin -Via Borroni;

L’elenco dei rialzi pedonali

  • Intersezione viale Diaz – via Machiavelli;
  • Intersezione corso XX Settembre – viale Valle Olona;
  • Intersezione via Milazzo – via Muratori;
  • Attraversamento viale Alfieri (presso scuola Bertacchi);
  • Intersezione via Rimembranze – via Vespucci;
  • Intersezione via Piemonte – via Gaeta;
  • Attraversamento viale Duca d’Aosta – via Gen. Biancardi;
  • Intersezione via Isonzo – via V. Bellini;
  • Intersezione via Isonzo – via L. Galvani;
  • Intersezione viale Cadorna – via A. Da Giussano;
  • Intersezione L. Pirandello – via Turbigo;
  • Intersezione via Milazzo – via Ferrini;
  • Attraversamento via A. T. Rodari – via Maestri del Lavoro;
  • Attraversamento via A. T. Rodari – via G. D’Arezzo – via Caduti del Lager;
  • Attraversamento viale Virgilio.
busto arsizio piano traffico rotonde – MALPENSA24