A Castellanza un fiume di gente con l’Arcivescovo Delpini per la Via Crucis

CASTELLANZA – Un fiume di fedeli, più di duemila persone, si è riversato sulle strade di Castellanza per la Via Crucis della zona episcopale IV della diocesi di Milano, alla presenza dell’Arcivescovo Mario Delpini. Particolarmente suggestivo il colpo d’occhio da via Matteotti a piazza soldini con la sosta ai piedi della scalinata di fronte all’ingresso dell’università Liuc. «Siate l’inizio di una storia nuova» l’invito finale del capo della Chiesa Ambrosiana in vista della Pasqua. «Vogliamo chiedere ai giovani di scrivere una storia giovane».

Il corteo

La Via Crucis ha unito le due chiese parrocchiali della città, con la partenza dal sagrato di San Bernardo e l’arrivo davanti a San Giulio, e ha toccato una serie di punti significativi e simbolici della comunità castellanzese: oltre all’università, il palazzo comunale, la clinica Mater Domini, la casa di riposo della Fondazione Moroni e la chiesa della Sacra Famiglia. A guidare la processione, i giovani, che hanno a turno sorretto la croce della Giornata Mondiale della Gioventù. Monsignor Mario Delpini subito dietro, affiancato dal vescovo ausiliario monsignor Luca Raimondi e “scortato” da tutti i sacerdoti della zona. In prima linea anche il sindaco di Castellanza Mirella Cerini, che ha parlato senza mezzi termini di un «evento storico» per la città.

«Una storia nuova»

Nella sua omelia conclusiva, sul sagrato di San Giulio, Delpini ha fatto un cenno anche ai «bambini che muoiono in mare» e alle «madri che vedono i figli ammalarsi di infelicità», facendo riferimento alla stazione della Via Crucis in cui Gesù in croce incrocia lo sguardo di Maria. Un segno di vita nuova: «Voi siete l’inizio di una storia nuova, di una nuova umanità – le parole di Delpini rivolgendosi alla folla – accoglietevi gli uni gli altri, costruite una comunità che viva di fede. Vogliamo chiedere ai giovani di scrivere una storia giovane, in cammino verso Lisbona (per la Giornata Mondiale della Gioventù) per portare a casa un fuoco acceso, una parola di speranza, un proposito di rinnovamento di questa società». Alla fine don Luca Raimondi ha chiesto per monsignor Delpini «un applauso per scaldarsi le mani», calorosamente concesso dalla folla, e ha chiesto ai fedeli di «sostenere l’iniziativa “Una firma per la pace”, un appello che consegneremo alle autorità».

L’organizzazione

Notevole lo sforzo organizzativo messo in campo in sinergia tra l’amministrazione comunale e la comunità pastorale dei Santi Giulio e Bernardo, guidata da don Gianni Giudici, con l’ausilio delle forze dell’ordine, della Polizia locale e dei tanti volontari (protezione civile, alpini, ecc.) che si sono messi a disposizione per il servizio d’ordine e la chiusura delle strade. Riuscita anche la collaborazione con i cittadini a cui era stato chiesto, tramite un volantinaggio capillare e il servizio Alert, di non lasciare le auto parcheggiate lungo il percorso della Via Crucis e di ritardare l’esposizione dei sacchi di rifiuti.

castellanza via Crucis Delpini – MALPENSA24