A Cortisonici vincono “Fairplay”, “Safe” e “The Pileup”, Nuovo da tutto esaurito

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Massimo Lazzaroni, Robert-Jan Lacombe, Roberta Villa e Matteo Angaroni

VARESE – È stato il corto svizzero-francese “Fairplay” a vincere ieri, sabato 22 aprile, il premio della giuria alla ventesima edizione di Cortisonici a Varese, che ha visto anche assegnare agli spagnoli “Safe” e “The Pileup” rispettivamente il premio Ronzinanti e quello del pubblico. Menzione speciale per il coreano “Garnisari” nella serata che, condotta da Tatiana Tascione, Matteo Angaroni e Massimo Lazzaroni si è tenuta in un Cinema Nuovo da tutto esaurito: «Cercavo di entrare e una volta dentro ho visto c’è gente addirittura in piedi, vi ringrazio».

Lazzaroni, Tatiana Tascione, Josema Roig, Andrés Garófalo e Angaroni

La competizione spinta verso il limite più estremo

In sala era presente Robert-Jan Lacombe, aiuto regista di Zoel Aeschbacher che con l’opera ha voluto mostrare una forma di competizione, presente in più livelli della società, in cui l’importante ormai non è più partecipare. Come ha spiegato il suo assistente, «ci ha pensato per un po’ di mesi guardando video su YouTube in cui la gente si sottoponeva a innumerevoli prove per avere un sacco di like. Sotto la lente è finito chi vuole spingersi verso il limite più estremo per vincere ogni tipo di competizione, e a che livello si riesca ad arrivare nella ricerca di questa vittoria».
Come ha raccontato Lacombe, “Fairplay”, presentato a Le Havre e a Cannes, ha richiesto tanto lavoro sul set: «La maggior parte del budget ci è arrivate dalla Normandia, regione dove abbiamo girato di più; abbiamo riservato due giorni di riprese per ogni location. Le vere difficoltà sono state legate al tempo, che lì cambia ogni tre minuti. E mentre filmare la scena nel parcheggio e quella interna, per cui un hotel ci ha messo a disposizione le sue stanze, è stato facile, nel caso della sfida tra i ragazzi non è stato così: c’era sempre gente che cercava di entrare nelle inquadrature».

Lazzaroni, Tascione, Enzo Laforgia e Angaroni

Le motivazioni della giuria

Jimi Rosling e Inari Ylinen, membri della Film Society dell’Università di Helsinki, hanno spiegato la scelta di assegnare alla pellicola il premio della giuria “per la qualità tipicamente cinematografica del humour dark” e “l’attenta osservazione del comportamento umano e delle dinamiche di gruppo”. A “Garisani” è stata riservata la menzione speciale perché “sorprendente meraviglia animata” che “riesce a evocare un intero mondo; un mondo che al tempo stesso è meraviglioso e strano, velato e intrigante. Il film porta lo spettatore in uno scenario mitico e profondamente simbolico, e qualunque rivelazione attende alla fine, resta individuale”. Enzo Laforgia, assessore alla Cultura di Varese ha annunciato la scelta del pubblico per “The Pileup”, storia del misterioso pacco ricevuto da Angustias, vedova anziana e infelice; a rappresentare i vari riconoscimenti c’erano gli automi in legno realizzati a mano da Amedeo Capelli.

Lazzaroni, Tascione, Jimi Rosling, Inari Ylinen, Silva, Lacombe e Angaroni

“Un premio doloroso per tempi dolorosi”

Il premio Ronzinanti conferito a “Safe”, corto che affronta il tema delle armi, richiama nel nome il gruppo nato all’interno dell’associazione Filmstudio 90 in occasione della prima edizione di Cortisonici nel 2004: “un premio doloroso per tempi dolorosi” in cui “sono tanti i mostri di cui aver paura, fuori e dentro di noi. E noi grazie al cinema per alcuni istanti riusciamo a riconoscerli, a fare spazio a quel che mostro non è”. «Per me non è doloroso», ha scherzato Josema Roig che ha poi dichiarato di aver mangiato a Varese la migliore pizza della sua vita. Quanto alla sia opera, «in realtà al momento delle riprese non sappiamo mai cosa stiamo veramente facendo. Il vero premio è sentire i sospiri del pubblico in sala».

Il saluto finale di Cortisonici
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