A Gorla Maggiore i bambini tornano in aula. Ma i dubbi da sciogliere sono tanti

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GORLA MAGGIORE – La prima campanella suonerà il 14 settembre. A prometterlo è Roberto Diana, preside dell’istituto comprensivo Aldo Moro di Solbiate Olona e Gorla Maggiore. Che ha partecipato a un incontro con il sindaco Pietro Zappamiglio per fornire alle famiglie alcune indicazioni sul rientro in classe. Rientro che avverrà in presenza e rispettando il distanziamento sociale. «Noi abbiamo lavorato e stiamo lavorando per creare un ambiente scolastico sereno, ma il governo ci deve dare ancora tante risposte», ammette Diana.

Niente pomeriggio fino al 28 settembre

«Sarà un inizio soft», annuncia Diana. Infatti, le prime due settimane, dal 14 al 27 settembre, prevederanno solo attività mattutine, senza mensa o rientro pomeridiano. Dal 28 settembre, invece, riprenderà l’orario consueto. Certo, con alcune modifiche, anche se di certezze non ce ne sono. Il preside ha spiegato di aver scartato l’opzione di turnazione o di didattica a distanza. «Queste scelte avrebbero messo in difficoltà le famiglie, che non avrebbero saputo dove lasciare i propri figli».

Ingressi scaglionati

Si procederà quindi con le lezioni in presenza, pur mantenendo il distanziamento tra i banchi, la sanificazione e tutte le cautele sanitarie, come l’uso delle mascherine. Che, ad oggi, sembra ancora essere obbligatorio per gli alunni. Inoltre, gli alunni delle scuole medie Volta, avendo due punti di accesso, potranno entrare tutti insieme alle 8. Per i bambini delle elementari De Amicis la situazione è più complessa. «Vorremmo evitare gli ingressi scaglionati e quindi stiamo cercando di sistemare un accesso secondario», spiega Diana. «Ma in caso non fosse possibile, dovremmo prevedere ingressi divisi alle 8, 8.10 e 8.20. Garantiamo però il servizio di sorveglianza per i bambini, in caso i genitori avessero figli di classi diverse», rasserena il preside.

Gli spazi ci sono

La buona notizia è che le scuole medie ed elementari del plesso Moro hanno spazi idonei a ospitare gli alunni, più di 300 in totale, mantenendo 1,8 metri quadrati di distanza. «Abbiamo svolto varie simulazioni, anche in collaborazione con l’assessore alla Sicurezza Renato Grazioli, e non avremo problemi», rassicura Diana. Che ringrazia poi l’amministrazione per il sostegno dato.

Pensiamo anche ai bambini con difficoltà

E a proposito di sostegno, il primo cittadino rassicura i genitori degli alunni con disabilità e difficoltà di apprendimento. «Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Ecco perché abbiamo previsto un finanziamento per insegnanti di sostegno di parte comunale, così da poter aumentare il supporto per chi dovesse averne bisogno», afferma. «La nostra attenzione – aggiunge poi il preside – va a tutti i bambini. Per questo stiamo prevedendo delle aule più grandi per le classi con alunni che necessitano di insegnanti di sostegno. Così da assicurarne la presenza, pur mantenendo le distanze».

Zero certezze sulla mensa

Infine, anche per quanto riguarda la mensa non arrivano notizie certe. Il preside Diana sostiene di preferire l’opzione dello scodellamento. Possibilità che però sembra essere poco fattibile. «Probabilmente dovremo fornire il pranzo sigillato. Che tuttavia comporterebbe un aggravio dei costi, spreco di plastica e problemi di gestione. Ma su questo – commenta Diana – dobbiamo aspettare le direttive del governo». Il sindaco Zappamiglio, infatti, promette ai concittadini un aggiornamento alla fine del mese, quando forse arriveranno risposte più certe da Roma.

A Olgiate le scuole hanno gli spazi: alunni in presenza e pranzo in aula

 

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