LEGNANO – ACCAM di Busto Arsizio e AEMME Linea Ambiente (ALA) di Legnano sono entrate a far parte di Green Alliance, la prima rete di imprese fra le aziende pubbliche lombarde che si occupano di ambiente. Il patto per la promozione e lo sviluppo della gestione pubblica del servizio di igiene urbana in Lombardia è stato siglato ieri, lunedì 13 luglio, a Rozzano (Mi) nella sede di Confservizi Lombardia, l’associazione che rappresenta le aziende dei servizi pubblici locali sul territorio lombardo e patrocina il progetto. Fanno parte della rete anche AMAGA di Abbiategrasso, ASM Magenta, Brianza Energia Ambiente e Brianza Energia Gestioni di Desio (Mb), CEM Ambiente di Cavenago Brianza (Mb), CORE di Sesto San Giovanni (Mi), Mantova Ambiente, Service 24 Ambiente di Tavernerio (Co) e SILEA di Valmadrera (Lc). Insieme, le 10 aziende pubbliche partecipate da 284 Enti (283 Comuni e la Provincia di Monza e Brianza) garantiscono servizi per un territorio di 3 milioni di abitanti e impegnano quasi 900 lavoratori, con un fatturato complessivo che supera i 290 milioni di euro, potendo contare su 20 impianti (fra cui 4 termovalorizzatori) più un impianto di compostaggio in fase di realizzazione.
Creato il primo ciclo integrato completo di gestione ambientale
Green Alliance-Servizi per l’ambiente in Lombardia è una rete di imprese pubbliche con uno strettissimo legame con gli Enti locali e il territorio che rappresentano, unite dallo strumento giuridico del contratto di rete. Si tratta di gestori di uno o più ambiti della filiera del servizio di igiene urbana che, insieme, hanno creato di fatto un primo ciclo integrato completo nella gestione ambientale che va dalla raccolta differenziata dei rifiuti alla gestione di impianti per il loro recupero e la trasformazione della parte indifferenziata in energia, dal servizio di pulizia strade alla gestione di impianti di recupero delle terre di spazzamento. Green Alliance rappresenta il primo esempio fattivo di economia circolare su base regionale. L’obiettivo principale è creare sinergie industriali e operative in grado di garantire la qualità dei servizi, incrementando la capacità innovativa e competitiva, ma anche minori costi per i cittadini. Il programma di rete appena firmato impegnerà le aziende nei prossimi 5 anni, fra l’altro, ad attivare sinergia sugli acquisti e gare di aggregazione di volumi; promuovere ricerca e sviluppo congiunte su tematiche di economia circolare e verificare la possibilità di realizzazione congiunta dei relativi progetti; promuovere campagne comuni di sensibilizzazione in materia di produzione dei rifiuti nell’ottica dell’economia circolare.
Mazzuconi: «Collaboriamo su ricerca e servizi»
«È particolarmente significativo – sottolinea Daniela Mazzuconi, portavoce di Green Alliance – lo spazio di collaborazione che si è venuto a creare fra aziende a forte controllo pubblico, non affidate a logiche di puro mercato. Si discute molto ai nostri giorni di beni comuni e fra essi non possiamo non collocare l’ambiente e i pubblici servizi: chi meglio delle società pubbliche può, e potrà sempre più in prospettiva, contribuire a politiche volte alla piena realizzazione della cosiddetta ecologia integrale? In questa linea si pone la rete a cui ora ufficialmente si è dato l’avvio. Vogliamo occuparci – spiega Mazzuconi – di politiche industriali che, nell’ottica di un’economia circolare, realizzino le attese dei cittadini e rispondano sempre più alla loro domanda di servizi buoni, efficienti, efficaci nel conseguimento degli obiettivi, economicamente sostenibili e con un forte valore aggiunto in materia ambientale. Essere insieme, inoltre, ci spinge ad affrontare insieme, ad esempio, ambiti di ricerca altrimenti preclusi alle singole società, che consentiranno anche innovazioni tecnologiche, nuovi servizi e programmazioni di ampio respiro». Per Alessandro Russo, presidente di Confservizi Lombardia, «siamo di fronte a uno dei primi casi di rete di impresa di aziende pubbliche che gestiscono servizi di igiene ambientale in Italia. Oggi con Green Alliance promuoviamo un modello di crescita che non è quello delle acquisizioni, ma della rete operativa industriale sulla scia della riuscita esperienza della Water Alliance».