Accordi e lacrime: da Gorla Maggiore una canzone indipendente di tre giovani

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GORLA MAGGIORE – Un progetto che ha avuto una gestazione di più di un anno perché Riccardo Castiglioni e Alessandro Ferrari, in arte Alone, hanno deciso di fare tutto da soli: dalla scrittura del testo da parte del primo, originario di Gorla Maggiore, alla stesura dell’arrangiamento del musicista di Cislago. «Non è per nulla facile scrivere, comporre e realizzare una canzone da indipendenti: è anche per questo che siamo molto orgogliosi di poterla finalmente condividere con il pubblico», dicono i giovani.

Il primo tassello

Si chiama Accordi e Lacrime, ed è un progetto autoriale di musica e poesia che si è concretizzato in una canzone che porta le parole del giovane di Gorla Maggiore, Riccardo Castiglioni, l’arrangiamento del musicista Alone di Cislago e la voce di Marina Tafuri.

Il brano, disponibile esclusivamente su YouTube, si intitola “Accordi e lacrime e apre il progetto autoriale di musica e poesia intrapreso da Riccardo Castiglioni, di Gorla Maggiore e Alone, di Cislago. Accordi e lacrime è il primo tassello emotivo di un viaggio complicatissimo che racconterà un sentimento con musica e poesia.

«Questo testo – racconta Castiglioni – è la rappresentazione di un sentimento che ritiene di non avere più nulla da dare al mondo e che in un certo senso vorrebbe annullarsi, ma non può. Non può perchè i sentimenti non scelgono chi amare e nemmeno chi evitare. Questo lo decidono le persone che hanno la forza di programmare i sentimenti, quando invece la cosa più naturale sarebbe l’esatto contrario». Non a caso nella canzone una delle frasi più forti è “chiederò a una melodia di esistere per me“. I significato – continua l’autore – è che in qualche modo “io non ci sono più, ma se vuoi ci sono lo stesso“, e mi commuove ogni volta nonostante l’abbia scritta un anno fa. A volte non voglio credere che le emozioni forti conoscano una fine. Forse l’amore vero è ciclico e per non spegnersi ha solo bisogno di ritornare alla sua origine».

Ad accompagnare le parole del gorlese è la musica di Alessandro Ferrari che spiega appunto come il suo arrangiamento abbia voluto esasperare questo phatos presente nel contenuto attraverso la spinta dell’orchestra. «Nello special gli strumenti contribuiscono in modo esemplare a supportare quel grido di dolore che viene effettivamente realizzato perchè rappresenta il momento presente. Sentivo il bisogno di raccontare la tristezza sentimentale attraverso le note e il risultato è una produzione in stile classico ma allo stesso tempo consapevole delle sonorità di oggi. Ho costruito una progressione per arrivare alla massima espressione di quel grido malinconico e la novità del progetto è in primo piano nella copertina, siamo noi autori a volerci mettere la faccia perchè la canzone l’abbiamo scritta noi. Non c’è cosa più vera di questa».

Tre conchiglie sulla neve

«Non è stato facile trovare la voce giusta per raccontare il nostro progetto, e quando abbiamo telefonato a Marina Tafuri circa un anno e mezzo fa, le abbia immediatamente voluto un bene gigante. Marina è una ragazza meravigliosa  e quando canta incanta. Viene dal teatro, insegna canto e le abbiamo voluto immediatamente un bene gigante. Un po’ quello che dicevamo prima in sostanza, non programmare i sentimenti ma stupirsi di volere bene ad una persona dopo una telefonata.  E noi siamo sinceramente felici che a raccontare la canzone e la conchiglia sulla neve (uno dei significati del brano) sia stata lei. Vuoi vedere che siamo tre conchiglie sulla neve», concludono ridendo Alessandro e Riccardo.

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