Il video dell’aggressione ai vigili di Busto. Rogora: «Non hanno strumenti di difesa»

BUSTO ARSIZIO – Ecco il video dell’aggressione agli agenti di Polizia locale alle prese con un 30enne immigrato nigeriano ubriaco e violento nel tardo pomeriggio di giovedì 2 aprile.

Il video, girato da alcuni giovani che vivono in zona, è stato pubblicato ieri, 3 aprile, su un gruppo di Telegram, la piattaforma di messaggistica istantanea e broadcasting che sta sempre più prendendo piede anche nel nostro Paese. Nel giro di poche ore è stato condiviso in molte chat Whatsapp della città. Il filmato ritrae la parte conclusiva dell’arresto operato dagli agenti di polizia locale ai danni di un 30enne di origine extracomunitaria che, in preda ai fumi dell’alcool, aveva importunato un cliente nel parcheggio della Coop di viale Duca d’Aosta. Notato da una pattuglia dei vigili in giro per i controlli di questi giorni, l’uomo è fuggito dopo aver aggredito gli agenti, ed è stato intercettato in una delle vie dei dintorni, sotto il portico di un palazzo, nel tentativo di ammanettarlo, in attesa dell’arrivo dei rinforzi. Ad un certo punto del video, si intuisce che gli agenti, che non utilizzano alcuna arma se non le loro mani, vengono nuovamente aggrediti, tanto che un paio di persone che giravano a piedi in zona, con la mascherina sul volto, intervengono a dare manforte agli uomini della Polizia locale. Fino a che, con l’arrivo di una seconda pattuglia, gli agenti riescono a neutralizzare l’uomo e ad operare il fermo.

Le reazioni

Dopo la condanna ad un anno e l’inevitabile scarcerazione del nigeriano autore delle intemperanze, il sindaco Emanuele Antonelli si è rivolto provocatoriamente ai cittadini per chiedere scusa per le leggi ingiuste che non permettono di spedire in galera chi aggredisce i tutori dell’ordine. Ora è anche l’assessore alla sicurezza Max Rogora ad alzare la voce: «Questo video fa capire in che condizioni operano i nostri agenti. Non è giusto, a maggior ragione in un momento come questo in cui rischiano anche il contagio da Covid-19, che i nostri uomini siano costretti ad affrontare pugni e borsate di un personaggio del genere, grosso e ubriaco, senza strumenti di difesa personale, solo con le loro mani. Avevano soltanto lo spray antiaggressione, che non ha funzionato, ma è da tempo che chiedo che gli agenti possano essere dotati almeno di distanziatori o sfollagente». I vecchi “manganelli”, non consentiti come peraltro i taser. «Questi ragazzi vanno tutelati – sostiene Rogora – devono potersi difendere con strumenti idonei. Ora sono in quarantena per gli sputi di questo delinquente, che andrebbe rispedito di corsa da dove arriva».

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