Aiuti, è scontro a Jerago. Marino: «Niente ai negozi in affitto chiusi per Covid»

Immagine di repertorio del gruppo Gente di Jerago con Orago

JERAGO CON ORAGO – «Gli aiuti del comune? Negano agli ultimi per dare ai primi». Parola del capogruppo di “Gente di Jerago con Orago”, Salvatore Rosario Marino, che stigmatizza il comportamento della maggioranza che sostiene il sindaco Emilio Aliverti, che ha bocciato le due proposte del gruppo di opposizione nel dibattito in consiglio comunale sulla variazione al bilancio per gli aiuti Covid. “Gente” aveva chiesto la riduzione massima della Tari e un «contributo simbolico e limitato» (15mila euro in tutto) a copertura degli affitti dei negozi e delle attività colpite dalle restrizioni.

La protesta di Marino & C.

La crisi Covid non ha scalfito la vostra attività e avete reddito da spendere in innovazione? ll Comune vi darà contributi pubblici per i vostri investimenti!
La crisi Covid si è fatta sentire e fate fatica a pagare affitto, tasse e stipendi? Le due proposte respinte, per il nostro Sindaco sono assistenzialismo, quindi per voi niente (e non dimenticate di pagare le tasse!). Il sindaco ha definito la nostra richiesta di aiuto alle attività economiche di Jerago con Orago come “le chiacchiere di 2 o 3 persone”: se siete tra questi “chiacchieroni” lavoratori in difficoltà, la maggioranza vi impone di arrangiarvi da soli, il nostro gruppo è invece pronto a sostenere i vostri appelli.
Lavoriamo insieme, soprattutto ora.

«Più sensibilità»

«Una boccata d’ossigeno», a detta dei rappresentanti di “Gente di Jerago con Orago”, che si sono visti contrapporre «una contro-mozione» del capogruppo di maggioranza Luigi Caruggi. «Lungi da noi l’assistenzialismo – chiariscono Marino e C. – in tempi come questi, occorre aumentare la sensibilità ai problemi degli altri, a chi sta peggio di noi, fornendo aiuti concreti e tempestivi. La stessa Caritas testimonia come sono aumentate le famiglie in difficoltà». Ma la maggioranza, secondo il gruppo “Gente”, risponde che i cittadini in difficoltà, i gestori di bar e ristoranti, i negozi chiusi si arrangino da soli. Anche sulla Tari, viene scontato il minimo indispensabile».

La replica della maggioranza

La mozione Marino, ribatte il sindaco Aliverti, «non aveva neanche il parere favorevole della ragioneria, ed era una proposta più da reddito di cittadinanza che da cultura lombarda del fare, senza nemmeno rinunciare – gesto simbolico significativo – manco al loro gettone di presenza». Una proposta «strabica e approssimativa», che «non ha convinto i consiglieri comunali e non ha trovato in consiglio i numeri per essere approvata (anche la consigliera del Pd si è astenuta, ndr), a differenza di quella di Caruggi, completa, ben dettagliata e chiara nelle finalità che invece è stata votata dalla maggioranza del consiglio comunale».

Jerago, aiuti alle attività chiuse per Covid con stipendi e gettoni della maggioranza

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