Al mercato solidale di Legnano, dove fa la spesa chi non può permetterselo

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LEGNANO – Il regalo di Natale, che qui dura 365 giorni all’anno, è un carrello di pasta, pomodoro e frutta che si riempie sotto un tendone senza passare dalla cassa. O meglio, vi si passa ma non si paga, se non scalando dei punti da una tessera omaggio. Il “mercato solidale” di Legnano è in via delle Rose 23, dietro la Parrocchia del Beato Cardinal Ferrari: vi si accede da un cancello che interrompe una fitta siepe attorniata dai palazzoni squadrati e dalle villette seriali del quartiere. Apre solo il mercoledì pomeriggio dalle ore 14.00 alle 16.30 e, saltuariamente, il sabato mattina dalle 11.00 alle 12.30. Lo gestisce la Caritas con una quindicina di volontari ed è la preziosa fonte di sostentamento per le cosiddette fragilità sociali: anziani, coppie e famiglie, italiane e straniere, rimaste senza lavoro né fonti di reddito sufficienti a comprarsi quanto basta per mettere in tavola un pasto, nemmeno nel più conveniente dei punti vendita. Un’emergenza latente ma crescente, specie in tempo di Covid; una sorta di società parallela a quella che frequenta le vetrine scintillanti del centro, che da qui pare ancora più lontano di quanto già sia.

A Mazzafame un vero e proprio mini market

legnano mercato solidale famiglieA Mazzafame ci si mette in coda, all’aperto, per un sacchetto di farina, un pacco di zucchero, due scatolette di tonno. Ma ci sono anche riso, pelati, creme spalmabili, olio d’oliva, sughi e altri condimenti. Il mercato solidale è cominciato a settembre e ha subito incontrato successo. Bene così? No, male: perché significa che il bisogno esiste, è più diffuso di quello che si tende a pensare e con ogni probabilità è destinato ad aumentare. In fila vediamo mamme col bambino nel passeggino, pensionati ma anche giovani, un immigrato, una coppia: tutti con la sporta sotto il braccio e in paziente attesa del proprio turno, qualcuno in bici, i più a piedi. «Sono per il 60% italiani – precisa il responsabile del mercato, Giorgio Molla – e per il 40% stranieri, tutti della parrocchia». Anziché ricevere un pacco di generi preconfezionato, che magari risponde solo in parte alle loro necessità, possono venire di persona a scegliere ciò di cui hanno più bisogno. Come sacchetti di pane, detersivi, prodotti per l’igiene personale, fazzoletti, carta igienica e da cucina. Si entra uno alla volta, carrellino alla mano, e lo si riempie. Per chi li serve, è una formula più rispettosa di assistenzialismo che tra l’altro tende a responsabilizzare chi riceve. Prima di uscire, l’elenco dei prodotti presi viene scalato dalla tessera a punti personale: 40 punti a testa al mese, fino a 120 per una famiglia di 4 persone. Domenica 20, recita un cartello, distribuzione di pacchi dono natalizi.

In coda giovani e anziani, italiani e stranieri

legnano mercato solidale famiglieSotto il tendone di 40 metri quadri non si trovano panettoni né giocattoli, addobbi o regali, ma scaffali e frigoriferi come nei supermercati, con cioccolato, biscotti, miele, marmellata, tè, caffè, bibite e sale grosso allineati in bell’ordine; la frutta e la verdura, invece, ritirate fra l’invenduto dai supermercati dei dintorni, si trovano sotto un altro tendone, poco distante. Uno scaffale è riservato a quaderni e altro materiale scolastico, ma è vuoto. «Lo riempiranno – si affretta a puntualizzare Molla – i giovani che dobbiamo ancora organizzare. Qui vengono regolarmente a fare la spesa una cinquantina di famiglie, per un totale di 140-150 persone. Le individuiamo attraverso il Centro di Ascolto della parrocchia e diamo loro la tessera con i punti in proporzione alle necessità per tre mesi, rinnovabili fino a un anno. Un modo diverso, che riteniamo più efficace e dignitoso, per rispondere alle famiglie bisognose». Il mercato si finanzia con offerte, in denaro e “in natura” nel caso degli alimentari lasciati allo scopo in un angolo della chiesa. Ma si rifornisce anche attraverso il Banco Alimentare, il circuito degli empori solidali della Diocesi e donazioni di aziende. A mano a mano che gli scaffali si svuotano, i volontari provvedono a riempirli facendo la spola con il vicino magazzino, con solerzia e cordialità. Per contribuire al mercato solidale si possono consegnare le offerte alla segreteria della parrocchia, in via dei Pioppi 4, martedì e mercoledì dalle ore 9.30 alle 11.30 e venerdì dalle 16.00 alle 17.30, o fare un bonifico bancario intestato alla Parrocchia Beato Card. Ferrari all’Iban IT 97 N 03069 09606 100000011850. Per altre informazioni, tel. 0331 457700, 371 1207105. Perché a Mazzafame sia davvero Natale tutto l’anno.

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