Al sindaco di Busto la partecipazione dei cittadini dà fastidio

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Che cosa può portare una persona come me a ritornare su un argomento sul quale pare sia stata posta la parola “fine”?

Credetemi, me lo domando anch’io, ma mi ci tirano per i pochi capelli rimastimi le notizie che mi arrivano attraverso le newsletter in arrivo dall’amministrazione, confrontate con quanto mi è toccato di sentire durante il consiglio comunale del 22 scorso.

In quell’occasione la consigliera PD Cinzia Berutti chiedeva una risposta da parte della giunta comunale di Busto Arsizio al comitato che il 18 dicembre 2019 ha presentato la Proposta di progettazione partecipata del Parco della Genesi.

Un rilevante numero di cittadini, si parla di 2.745, ha condiviso la proposta sottoscrivendola; anche se, secondo le ultime dichiarazioni del signor sindaco, da questo numero andrebbe sottratto il gruppetto di quanti sono corsi a telefonargli e a scrivergli per informarlo di aver firmato solo perché tratti in inganno.

Così esordisce il primo cittadino:

Io, innanzitutto io ringrazio quei cittadini che hanno firmato per questo Parco della Genesi, ringrazio quei cittadini che hanno firmato dove andavano a firmare perché gli hanno spiegato bene le cose, mi scuso per gli altri cittadini invece che hanno firmato per una cosa che pensavano che fosse un’altra. Vedete io ho ricevuto parecchie telefonate, ma anche parecchi messaggi dicendomi che dicevano una cosa, parlavano di un parco, certo quando uno dice “facciamo un parco a Busto” tutti lo vogliono fare, lo avrei firmato anch’io, ma un conto un parco nel calzaturificio Borri e tutto sommato cioè vorrei dire, non sto dicendo che il parco non si può fare …

Se avete dubbi sulla fedeltà della trascrizione andate a rivedere e riascoltare la registrazione del consiglio comunale del 22, al minuto 7:54 della seconda parte della riunione, laddove il signor sindaco risponde alla richiesta insita nella mozione presentata.

Già qui nasce il primo momento di sconcerto, ma non è proprio un parco che si intendeva proporre? Dove sta l’inghippo? Dove sta l’inganno, soprattutto se si considera che ogni foglio firme era corredato da dettagliata spiegazione del perché e del per come

Ah l’inghippo sta forse nel fatto che, per avere il parco, si sarebbe dovuti passare da una “Progettazione partecipata”.

A questo punto ai piani alti di palazzo Gilardoni immagino sia scoppiato il panico!

Non sia mai! Da quando i cittadini possono proporre, partecipare ….

Ma chi si informa e guarda anche ad altre realtà ha scoperto che questa faccenda della Progettazione Partecipata non è poi una assurda stravaganza di alcuni fanatici sta scritto persino nella Convenzione Europea del paesaggio (2000), ratificata dall’Italia con legge 9/2006 dove si afferma che

Il riconoscimento di un ruolo attivo dei cittadini nelle decisioni che riguardano il loro paesaggio può offrire loro l’occasione di meglio identificarsi con i territori e le città in cui lavorano e trascorrono i loro momenti di svago”.

Ma in questa “città” le cose devono funzionare così come stabilisce chi ragiona come un podestà e chi non è con me è contro di me e … guai a lui.

Ecco quindi che si assiste ad uno spettacolo che, per certi versi, potrebbe essere definito esilarante; una sequela di assurdità che culminano nelle affermazioni del povero signor sindaco, disperato e piuttosto seccato per l’incalzare della richiesta di dare ascolto ai cittadini, così risponde: (testuali parole sempre verificabili nel filmato):

Consigliera Berutti le rispondo per l’ultima volta perché poi veramente altrimenti mi sembra di essere … allora lì, se lei è mai entrata una volta c’è un parcheggio dietro, non c’è un albero, poi c’è il camminamento all’interno del parco con quegli alberi meravigliosi quindi il parco saranno non so 50 mt di camminamento …. Pericolosi perché non sono state fatte manutenzioni da non so quanti anni per cui sarebbe da mettere a posto comunque quel pezzo lì, basta alberi non ce ne sono più, davanti non ci sono alberi e in mezzo dove c’è il cortile dove abbiamo tirato giù il manufatto che c’era prima non c’è niente quindi quello è destinato a quello che …. Ma di che parco state parlando?

Avessi avuto la possibilità gli avrei sussurrato: “Attento signor sindaco, stia sul pezzo; la consigliera Berutti stava parlano di un parco che non c’è e che i cittadini vorrebbero ci fosse, forse lei non ha capito!

Vi risparmi il resto che, come dicevo, potrà essere interamente rivisto nel video alla pagina Web TV del comune e passo alla votazione finale: “mozione respinta 7 a 9”! Uno scarto molto ridotto grazie al fatto che forse qualcuno avrebbe dovuto mostrare fedeltà, ma non ha voluto smentire l’immagine di sensibile ambientalista con cui si presenta ai cittadini e ha preferito svignarsela, complice la gestione on line della riunione.

Ma ecco che oggi le news del Comune mi vorrebbero far credere che le cose non sono come mi sono apparse seguendo la vicenda del Parco della Genesi: la questione del verde e della partecipazione dei cittadini in realtà sta molto a cuore a questa amministrazione, che se ne fa vanto pubblicando un lungo documento destinato ad intenerire i cuori della maggioranza silenziosa.

Ed ecco che è un trionfo di dichiarazioni uscite dalla penna dell’ufficio stampa che titola: “Nuove aree verdi crescono con il contributo dei cittadini”

Avere a disposizione un ufficio stampa, una pagina ufficiale e organi di stampa compiacenti faciliterà la diffusione di questi autoincensamenti. Per me sarà più difficile farmi leggere, ben tre lettere al direttore della Prealpina non sono state pubblicate, ma non dovendo preparare la mia campagna elettorale posso accontentarmi dell’attenzione di alcuni lettori incuriositi dal titolo che, spero renderà più stimolante.

Cordialmente
Margherita Della Bella

sindaco busto cittadini parco genesi – MALPENSA24