Sumirago, il bilancio è virtuoso. Ma per le opposizioni mancano i progetti

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(Foto di repertorio)

SUMIRAGO – «Il decreto Cura Italia potrebbe venirci incontro con una norma dell’articolo 111: tratta l’utilizzo di avanzi e minori disavanzi generati dagli enti in dissesto o in predissesto o in piano di riequilibrio. Darebbe la possibilità di impiegare immediatamente le risorse, in modo da favorire, così premiandoli, gli enti virtuosi». Come reso noto dal sindaco Mauro Croci nel consiglio comunale di ieri, lunedì 29 giugno, il bilancio di Sumirago per il 2019 presenta dati positivi. Le finanze saranno destinate al piano di riequilibrio ma si prospetta anche una possibilità di liberarne una parte; le opposizioni hanno però denunciato la mancanza di progettazione per il territorio.

La spada di Damocle

«Dal quadro riassuntivo della gestione finanziaria è emerso un risultato di amministrazione estremamente positivo di 725.829 euro; quanto alla situazione di cassa, la giacenza a fine esercizio è di 1.762.981 euro». Come ha aggiunto Croci, nel 2019 non si è mai fatto ricorso all’anticipazione di cassa ed è ulteriormente migliorato, passando dai 34 giorni del 2018 ai 24 attuali, l’indicatore di tempestività dei pagamenti dei fornitori, «certamente un dato da Comune virtuoso». Il decreto Cura Italia, per fronteggiare le difficoltà create dalla pandemia da Coronavirus, offre la possibilità di utilizzare più liberamente l’avanzo di amministrazione: «Purtroppo non siamo purtroppo un Comune normale», ha ricordato Croci. «Abbiamo una spada di Damocle che da anni ruota sulla nostra testa, il piano di riequilibrio finanziario».

Un aiuto dal decreto Cura Italia?

Da un’attenta lettura del decreto potrebbe però giungere un aiuto da una norma contenuta nell’art. 111: «Se corretta, consentirebbe non solo di utilizzare l’avanzo di amministrazione per pagare alcune delle ultime rate del debito del piano, accorciandone i tempi, ma anche di impegnare una parte dell’avanzo per coprire il debito immediato in bilancio e relativo al piano, cioè la seconda rata di Reti Gas del 2020». Dal momento che la stessa risulta già finanziata con entrate previste nel bilancio di previsione, significherebbe che si libererebbero risorse pari a 215mila euro, utilizzabili già da quest’anno. Come ha concluso Croci, «la questione sarà oggetto di quesito che formuleremo alla Corte dei Conti».

«Sono otto anni che non viene fatto niente»

A fronte dei dati positivi del bilancio, e dell’ulteriore opportunità ipotizzata da Croci, le opposizioni hanno però lamentato una mancanza di progettazione per il territorio, punto sul quale già Giuseppe Pasolini, assessore all’Urbanistica, aveva richiamato l’attenzione. «C’è un’incapacità da parte dell’amministrazione a impegnare i soldi nelle opere: sono otto anni che non ci sono progetti nel cassetto», ha commentato Luca Bidoglio di Insieme per cambiare Sumirago. «Per il capitolo a riguardo sono stati impegnati solo 10mila euro, ce ne volevano di più, almeno altri 40mila. Inoltre parte dell’avanzo deriva da un ristorno di Coinger di 87mila euro: si tratta degli investimenti per la sperimentazione sulla tariffa puntuale di bacino, rinviata al 2023. La tassa è stata nuovamente ridotta e i soldi sono tornati al Comune: temiamo che finiranno nel buco nero del debito. Non è che si possono accantonare, per evitare un nuovo aumento della tassa tra due anni?».

L’accordo per il controllo di vicinato

«È tutto fermo, con oltre 700mila euro di avanzo non è stata fatta un’opera». Sulla mancanza di progettazione è stato concorde anche il gruppo della Lega guidato da Marilena Cunati, che ha espresso un voto contrario all’approvazione del bilancio. Il Carroccio ha avanzato interrogazioni prima sullo stato della Protezione civile a Sumirago e poi riguardo allo strumento del controllo di vicinato: «È emerso un malinteso riguardo al protocollo d’intesa con la prefettura di Varese necessario per realizzare l’iniziativa: il sindaco pensava che ce ne saremmo occupati noi. Se non altro sono stati ordinati i cartelli, anche se ormai è più di un anno che la nostra proposta è stata approvata in consiglio comunale».

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