«Al vile attacco alla Cgil rispondiamo con la democrazia»

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La Presidenza di Aime, appena appreso del vile e vigliacco atto terroristico subito dalla principale organizzazione sindacale, la Cgil, con la devastazione della loro sede nazionale ha immediatamente rivolto ai dirigenti ed agli iscritti della stessa la piena solidarietà e la condanna senza appello di tali atti.

Colpire una organizzazione libera e volontaria, che da anni rappresenta milioni di lavoratori, significa colpire al cuore lo Stato, la democrazia e la Costituzione. Una situazione che oggi è toccata alla Cgil ma, se non si ferma questa spirale violenta, un domani potrebbe colpire qualsiasi altra organizzazione e/o sedi dello Stato. Per questa ragione noi affermiamo oggi: siamo tutti della CGIL. Dobbiamo dire un forte no alla violenza e condannare senza se e senza ma qualsiasi forma di intolleranza e di terrorismo, squadrismo e fascismo. Dobbiamo sentirci tutti colpiti da questo atto e tutti assieme uniti rispondere con determinazione. Uniti per la difesa della democrazia, della costituzione, della rappresentanza sociale e del lavoro.

Girare la testa significa dare ancora più forza a queste frange, certamente e nettamente minoritarie di violenti, ma che creano tensioni e preoccupazioni. Ecco le ragioni che ci hanno spinto ad esprimere alla Cgil la nostra più sentita solidarietà. Sentimento che da subito abbiamo espresso telefonicamente alla Segretaria della Cgil di Varese, Stefania Filetti nella giornata di domenica 10 ottobre e che oggi, lunedì 11 ottobre, abbiamo voluto trasmetterle di persona in un incontro tenutosi presso la Camera del Lavoro di Varese alla presenza dei vertici di Aime e della Cgil di Varese.

Un incontro per riaffermare il ruolo straordinario ed insostituibile delle Organizzazioni di rappresentanza e sostenere con forza tutte le Associazioni e i cittadini che faticosamente ogni giorno cercano di costruire un futuro migliore, nella garanzia e nella tutela dei diritti al lavoro in qualunque forma venga svolto e nel rispetto della dignità e del pensiero di ognuno di noi.

Il nostro paese oggi ha bisogno di unità, determinazione ed impegno affinchè possa superare questa fase di crisi causata dalla pandemia e possa consegnare ai giovani un paese più ricco, sereno e solidale. Un futuro di sviluppo dove il lavoro sia il centro dell’attenzione e delle scelte politiche. Siamo certi che tutte le organizzazioni ed associazioni, in particolare quelle Sindacali e Datoriali, si sentono impegnate e si mobiliteranno a difesa del lavoro e nella costruzione di un futuro di sviluppo e di serenità.

Giuseppe Albertini, presidente Aime e segretario generale Gianni Lucchina

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