Alberto Fedeli confermato portavoce del Forum del terzo settore Alto Milanese

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LEGNANO – Si è conclusa martedì scorso, 5 dicembre, la fase del rinnovo delle cariche sociali del Forum del terzo settore Alto Milanese (nella foto, una riunione per i lavori di gruppo), con la conferma a portavoce di Alberto Fedeli (sotto), presidente della Fondazione Sant’Erasmo di Legnano e responsabile dell’associazione familiare “Una casa per Pollicino onlus”. Sua vice sarà ancora Marta Franchi, della cooperativa sociale Stripes. Entrambi sono stati nominati dal nuovo comitato di coordinamento eletto dall’assemblea del 16 novembre composto, oltre che dai due portavoce, da Mauro Squeo (Auser Ticino Olona), Giambattista Bergamaschi (Croce Azzurra Ticinia), Laura Ponzelletti (associazione Cielo e Terra), Federica Altichieri (cooperativa sociale Età Insieme), Diego Mairani (cooperativa sociale La Grande Casa), Luca Fusetti (cooperativa sociale Il Fiore che ride), Fabio Degani (Stripes), Marco Cribioli (cooperativa sociale Albatros), Costanza Bargellini (Fondazione Somaschi), Mariapia Pierandrei (Lule onlus), Luciano Lo Bianco (Uildm Legnano), Rosa Romano (Casa del volontariato di Legnano), Alessandro Grancini (Anteas Legnano Magenta) e Sergio Ceriotti (cooperativa sociale Elaborando).

Si tratta di un’ampia e rinnovata squadra che, con il coinvolgimento delle realtà del terzo settore associate (ben 41 fra associazioni, fondazioni e cooperative sociali di Legnanese e Castanese), intende rilanciare l’iniziativa del Forum, secondo il manifesto del terzo settore dell’Alto Milanese, approvato a giugno (scaricabile qui) che definisce i valori, la mission, le buone pratiche e gli obiettivi in cui si riconoscono gli enti aderenti e in base cui il Forum si presenta.

Una rete al servizio dei bisogni del territorio

Le direttrici fondamentali sono l’assunzione consapevole di una prassi cooperativa e non competitiva fra le realtà del terzo settore per creare rete, condivisione, lavoro insieme e, grazie a questo, essere presenti in modo efficace e significativo sul territorio, curando la collaborazione con la pubblica amministrazione attraverso la valorizzazione e corretta attuazione della coprogrammazione e della coprogettazione previste dal Codice del terzo settore, per dar vita a una effettiva amministrazione condivisa dei servizi e attività di interesse generale. Su questo fronte il Forum è intervenuto e interviene, in particolare per garantire la coprogrammazione sociale nel Piano di Zona e quella sociosanitaria con l’Asst e l’Ats.

Per il Forum, alla luce del suo manifesto, sono centrali: la cura della persona e il senso dell’appartenenza alle realtà del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione, fondate su una definita e corretta etica dell’impegno volontario e del lavoro; la cultura delle buone prassi di servizio sul territorio; la cultura della comunità, con la cura dei beni comuni, dei luoghi e dell’abitare e con la coltivazione delle relazioni e della prossimità fra i cittadini. Quest’ultimo aspetto è fondamentale se si tiene conto che il dato di disagio più rilevante che sta emergendo nei nostri territori è la solitudine. «L’impegno del Forum e di tutti gli enti aderenti – osservano i suoi componenti – è ambizioso ma tanto necessario per creare quel welfare realmente comunitario e generativo capace di affrontare, nella corresponsabilità solidale di tutti, i bisogni dei cittadini, soprattutto di chi vive situazioni di fragilità e vulnerabilità».

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