Albizzate, dissequestrata tutta l’area del crollo. Torna la normalità dopo la tragedia

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ALBIZZATE – L’area di via Marconi teatro del drammatico crollo che il 24 giugno ha inghiottito Fouzia Taoufyq, madre di 38 anni, e i suoi figli Soulayman e Yakout Hannach, di soli uno e 5 anni, non è più sotto sequestro. Il pubblico ministero di Busto Nadia Calcaterra che sta coordinando l’inchiesta per omicidio e disastro colposi ha ordinato la totale rimozione dei sigilli.

Ordinanza di messa in sicurezza

Lo scorso 17 luglio era stato dissequestrato l’edificio gemello a quello dal quale si sono staccati di netto gli oltre 60 metri del cornicione assassino. Di fatto era stato “liberato” il Crai, unica attività presente in quello spazio, dopo gli interventi di messa in sicurezza. Il supermercato dovrebbe essere pronto alla riapertura entro metà agosto. L’altro ieri i sigilli sono spariti anche dal secondo edificio. Il sindaco Mirko Zorzo, ieri sabato 25 luglio, ha emesso l’ordinanza di messa in sicurezza.

Ritorno alla normalità

Zorzo, la cui voce si è spezzata durante il ricordo delle vittime in occasione del lutto cittadino proclamato venerdì 24 luglio, aveva in più occasioni sottolineato la necessità, nell’assoluto rispetto delle indagini a cui era necessario dare priorità, di un rapido ritorno alla normalità. L’accaduto non sarà mai dimenticato, ma la comunità albizzatese doveva poter guardare avanti. In via Marconi, quasi una seconda piazza, ci sono parecchie attività: si parla di una cinquantina di posti di lavoro. Le aspettative del primo cittadino non sono state disattese: in un mese esatto il pubblico ministero Calcaterra ha notificato due avvisi di garanzia, uno al proprietario dell’immobile, l’altro al progettista che 30 anni fa curò la ristrutturazione del sito, affidato incarichi dettagliati ai consulenti, fatto eseguire tutti i necessari sopralluoghi e dissequestrato l’intera area.

Lunedì il ritorno delle salme in Marocco

Con l’ordinanza di messa in sicurezza anche il secondo edificio potrà tornare ad essere utilizzato. Ciro Marino, volto storico del ristorante pizzeria Lo Sfizio, ha già annunciato di voler avviare un’attività di ristorazione a Gallarate. Non tornerà in via Marconi ma, a messa in sicurezza ultimata, potrà prelevare la cucina del vecchio ristorante da installare nel nuovo locale. Una seconda attività, oggi organizzata con un ufficio volante all’aperto, potrà tornare a progettare il futuro. E anche la lavanderia presente nell’edificio, che ha avuto il permesso di recuperare i vestiti lasciati all’interno dell’attività dopo il crollo in modo da restituirli ai clienti, potrà, una volta messo tutto in sicurezza, tornare a lavorare. Lunedì 27 luglio, intanto, le salme di Fouzia e dei suoi bambini faranno ritorno in Marocco, a Casablanca, per la sepoltura. 

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