Alfieri (PD) e Paragone (M5S): «Bar e supermercati niente alcol ai minorenni»

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VARESE – «Quella contro il bullismo è una battaglia, certamente culturale, ma che tocca l’intera società. Istituzioni politiche, famiglia, scuola, forza dell’ordine. Tutti dobbiamo sentirci “coinvolti”, anche chi vende alcolici. E, senza colpevolizzare nessuno, chiediamo più senso di responsabilità a chi gestisce i locali e ai supermercati, affinché non vendano alcolici ai minorenni». Lo chiedono i senatori Alessandro Alfieri del Partito Democratico e Gian Luigi Paragone del Movimento Cinque Stelle, che questa mattina, lunedì 4 novembre, hanno incontrato il questore di Varese Giovanni Pepé per fare un punto della situazione sul fenomeno dopo gli ultimi preoccupanti fatti di cronaca che hanno visto protagonisti proprio alcuni giovanissimi a Varese. «Il problema però  interessa molte città e non solo il capoluogo della provincia».

Droga e alcol, mix esplosivo

Dall’incontro è emerso che sta aumentando tra i giovanissimi il consumo di droghe leggere e soprattutto di alcolici. «Un mix molto pericoloso – afferma Paragone – Per quanto riguarda il consumo di alcol, senza colpevolizzare nessuno, dico che a volte si sottovaluta la situazione e l’effetto di un gesto. Per questo ci rivolgiamo alle associazioni di categoria, ai gestori di bar e locali e ai supermercati, dove si possono trovare bevande alcoliche a prezzi più bassi, affinché non vendano ai minorenni. Credo che ognuno di loro debba essere consapevole che un pezzo importante di questa battaglia passa anche da lì».

Tenere alta l’attenzione

«I dati forniti dalla questura parlano di un fenomeno ancora sotto controllo – dicono Alfieri e Paragone – Però occorre non abbassare la guardia. Le forze dell’ordine stanno lavorando sul fenomeno e sono presenti sul territorio, gli strumenti legislativi ci sono. Ma tutto questo non basta. Poiché il bullismo, soprattutto quando sfocia in gesti ancor più gravi come le rapine, è anche una questione culturale. Da parte nostra abbiamo voluto incontrare il questore in qualità di senatori, ma anche di genitori che, come molti altri, sono davvero preoccupati».

Tutti in campo

Nessuno si senta escluso. In sostanza Alfieri e Paragone ribadiscono che serve un’azione più convinta da parte di ogni realtà coinvolta. «Tutti abbiamo un pezzo di responsabilità davanti a questi fenomeni – dicono i due senatori al termine dell’incontro – E ognuno deve fare la propria parte con gli strumenti a disposizione. Dalle famiglie alla scuola. Da parte nostra, come politici, potremo lavorare affinché ci sia una più puntuale applicazione delle leggi. Che però esistono come quella sul cyberbullismo. Certo non è semplice intervenire nel mondo social, ma non bisogna arrendersi».

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