Alitalia non torna a Malpensa: «Difficile nel breve». Lega: «Assurdo e tafazziano»

MALPENSA – «Nel breve è molto difficile» pensare di tornare a Malpensa: parole di Fabio Lazzerini, Ad di Ita Spa, la “nuova” Alitalia di Stato. La compagnia intende focalizzarsi sul proprio hub di Fiumicino, così il ritorno in brughiera avverrà «solo se si riescono a trovare i necessari bilanciamenti tra feederaggio e traffico point to point». Parole che fanno subito infuriare la Lega, con il deputato e segretario lombardo Paolo Grimoldi che parla di «un’assurda decisione politica e strategica» per una compagnia «più volte salvata con i soldi dei contribuenti». Alitalia attualmente effettua solo voli cargo a Malpensa.

Alitalia non torna?

«Malpensa è molto importante ma una presenza nostra a Malpensa può vivere solo se si riescono a trovare i necessari bilanciamenti tra feederaggio e traffico point to point». Lo ha affermato l’amministratore delegato della nuova compagnia di Alitalia, Ita Spa, Fabio Lazzerini, in audizione alla commissione trasporti della Camera dei Deputati. «Nel breve e medio periodo, visti i volumi come si stanno sviluppando, è molto difficile vedere uno sviluppo in questo senso – sottolinea l’Ad – bisogna costruire una compagnia che sia profittevole per poi potersi espandere e con i volumi che abbiamo davanti bisogna concentrare le forze sull’hub esistente». Vale a dire Roma Fiumicino.

La Lega protesta

grimoldi«Mi pare incredibile che Alitalia, per bocca del nuovo ad Lazzerini, ribadisca di non voler tornare a Malpensa – dichiara Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier – vorrei capire quale compagnia nazionale di bandiera, più volte salvata con i quattrini dei contribuenti, possa dire no al secondo scalo nazionale per traffico passeggeri e merci. Si tratta di un’assurda decisione politica, perché Alitalia risponde al Governo essendo di proprietà del ministero dell’Economia, e strategica, trattandosi dell’area più produttiva del Paese, quella con il maggiore Pil». Grimoldi non si risparmia nelle critiche: «Non bisogna essere maghi della finanza nel comprendere quanto sia tafazziana questa decisione. Si tratta dell’ennesimo schiaffo alla Lombardia di un Governo che non ha alcuna visione economica come dimostrano le scelte controproducenti di Alitalia».

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