Gli ambasciatori della lettura invadono Varese. E c’è la notte bianca per Dante

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VARESE – Letture ad alta voce a bordo dei mezzi pubblici, nel silenzio della pista ciclabile così come nella frenesia dei centri commerciali. I libri e le loro storie che “escono” dalle biblioteche e dai loro luoghi abituali e si diffondono nel tessuto vivo della città. È questo l’obiettivo del progetto “The readers, gli ambasciatori della lettura”, presentato questa mattina da Palazzo Estense. Un percorso che avrà poi il suo culmine, oltre che in una ricerca sul mondo della lettura alle pendici del Sacro Monte, in una “notte bianca del lettore”. Appuntamento, in questo caso, per sabato 12 giugno alla Biblioteca civica di via Sacco e nei Giardini Estensi.

L’omaggio a Dante e il lavoro nelle scuole

A settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, proprio all’Alighieri sarà dedicata la serata conclusiva di “The readers”. «Il tema trainante della notte bianca – ha spiegato per la Biblioteca comunale Elena Emilitri – sarà il capolavoro dantesco, con i Giardini che richiameranno gli ambienti di inferno, purgatorio e paradiso. Sarà un modo anche per valorizzare il nostro patrimonio librario, con l’esposizione di due edizioni della Commedia rispettivamente del 1520 e del 1569 e di una terza del 1869 illustrata da Gustave Doré».

Se la serata clou sarà a giugno, il progetto è in realtà già entrato nel vivo in tre scuole varesine: il liceo classico “Cairoli”, i licei “Manzoni” e l’“Istituto Einaudi”. In ciascuno di essi è stata coinvolta una classe, per un totale di 75 futuri ambasciatori della lettura. Saranno loro ad animare nei prossimi mesi la prima parte pubblica del progetto. E lo faranno con vere e proprie “incursioni letterarie” in contesti insoliti come autobus, spazi commerciali, piazze. Tutto, ovviamente, coronavirus permettendo. Altro campo di invasione sarà poi la radio interna alla Fondazione Molina, con la possibilità di estendere l’ascolto dei testi in filodiffusione a tutti i degenti della struttura.

Come nasce “The readers”

Il Comune di Varese ha potuto partecipare al progetto poiché, da quattro anni, è riconosciuta come “Città che legge” dal Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni culturali e da ANCI. «È un titolo – la spiegazione della rappresentante del CEPELL Paolina Baruchello – che viene conferito a centri con particolari requisiti, tra cui soprattutto la presenza di iniziative congiunte tra biblioteche, scuole e associazioni. Queste città, che sono ora quasi 900, hanno di conseguenza potuto partecipare al bando per gli “ambasciatori”, il cui obiettivo è quello di diffondere sempre più la lettura anche come mezzo di inclusione e di benessere sociale».

Il finanziamento ottenuto da Palazzo Estense è di 50mila euro e le attività, originariamente pensate per lo scorso anno, hanno dovuto adeguarsi alla nuova realtà imposta dalla pandemia.

«È un progetto – ha affermato il sindaco Davide Galimberti – in cui crediamo moltissimo. Vogliamo valorizzare la spinta dei giovani e non solo a riappropriarsi di uno spazio personale come è quello della lettura, che può però in determinati momenti diventare anche esperienza collettiva. La biblioteca ha proprio questo ruolo di aggregazione e, negli scorsi anni, sono state diverse le iniziative che si sono tenute nei locali di via Sacco. Così non possiamo che scommettere sulla passione dei tanti collaboratori e giovani che hanno reso la nostra biblioteca uno dei luoghi più vissuti nel panorama culturale varesino».

Il ruolo dei ragazzi

Se dalla città gli “ambasciatori” verranno conosciuti con le letture pubbliche ad alta voce, il loro lavoro di preparazione è come detto già iniziato nelle classi. In ognuno dei tre istituti, come spiegato tra presidi e professori, la risposta è stata entusiasta: «Credo che in questo momento difficile di tristezza e monotonia causate dalla pandemia – le parole della professoressa Maria Vittoria Barbieri – il poter costruire qualcosa insieme è proprio quello di cui i ragazzi avevano bisogno». A seguire la loro formazione all’interno del progetto è la cooperativa Totem.

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