Il fronte ambientalista dei 5Stelle contro Malpensa. «Basta consumo di suolo»

ambientalisti 5Stelle contro Malpensa

MALPENSA – I portavoce del M5S Gianluigi Paragone, Niccolò Invidia e Roberto Cenci, col supporto degli attivisti  provincia di Varese, fanno il punto della situazione sul «disastro ambientale» nella Tenuta Quintavalle e sul territorio del Parco Ticino, e chiedono l’immediato intervento di Sea della Regione Lombardia a cinque anni dalla nota sentenza della Corte di Cassazione. «Siamo giunti oltre la metà del 2019 e nulla è cambiato. Anzi la situazione è fortemente peggiorata con il continuo consumo di suolo per la realizzazione di parcheggi (con le indagini giudiziarie che hanno evidenziato la gestione di alcuni di essi da parte della criminalità organizzata), centri commerciali, infrastrutture viarie a supporto dell’aeroporto di Malpensa ,senza che mai sia stata effettuata una Valutazione Ambientale Strategica (il Ptra scaduto nel 2009 e non ancora riattivato) che deve stabilire quali sono i limiti di espansione dell’ aeroporto di Malpensa tenendo conto di tutte le infrastrutture già presenti nei territori limitrofi».

I problemi di Malpensa

All’inizio della legislatura del Governo Conte2 in Lombardia, dove la Lega governa da sempre, «si continua da una parte a invocare la piazza e il voto, e dall’altra a dimostrare indifferenza verso le richieste dei cittadini, delle associazioni e delle amministrazioni». Spiegano i 5Stelle: «Sul tema Malpensa  sono stati totalmente inascoltati i cittadini e le amministrazioni del Cuv che da diversi anni  evidenziano i problemi e le criticità di convivenza con la presenza dell’aeroporto di Malpensa e  di tutte le infrastrutture connesse, a volte inutili, se non addirittura dannose. Va ricordato che il territorio aeroportuale è infatti all’interno del Parco Naturale del Ticino. Ricordiamo inoltre che dal 27 luglio, a causa dei lavori a Linate con il Progetto Bridge, i voli sono stati trasferiti senza nessuno studio sull’impatto di un incremento repentino sia del traffico passeggeri che dei movimenti (tra il +45 e il 56%) e senza una pianificazione condivisa coi territori degli incrementi di traffico sulle arterie viarie (in primis la già sovraccarica superstrada 336). Tutto ciò può solo incrementare il già accertato “Disastro Ambientale” emerso con la Sentenza Quintavalle».

Le richieste dei 5Stelle

I 5Stelle chiedono urgentemente alla Regione l’avvio della Vas come anche l’introduzione del nuovo sistema di calcolo e monitoraggio Aedt in sostituzione dell’obsoleto e superato metodo Inm (come ha imposto l’Arpa Campania alla società di gestione dell’aeroporto di Napoli-Capodichino). Ciò con il monitoraggio tramite centraline poste sotto le Sid sia del rumore (associato ai sorvoli) che degli inquinanti atmosferici. E proeseguono: «Si ricorda poi che a vent’anni dalla inaugurazione di Malpensa 2000 devono ancora essere attuate tutte quelle misure di mitigazione e di compensazione ambientale (Piano del Verde: un milione di alberi mai piantati) prescritte dal decreto D’Alema. Soprattutto, a tutela della salute pubblica, insistiamo sul fatto che occorrerebbe la continua indagine epidemiologica sulle popolazioni residenti intorno all’area aeroportuale, con la prosecuzione e aggiornamento dell’indagine avviata dal Comune di Casorate Sempione nell’ormai lontano 2011. La Sea e la Regione Lombardia devono farsi promotrici  di tutte queste iniziative. Peraltro, già previste dalle Leggi vigenti. In attesa che tali attività vengano diligentemente intraprese e portate a termine col controllo degli enti preposti, si richiedono concrete e commisurate attività emendative a titolo di indennità al fine di controbilanciare le esternalità negative ambientali prodotte dal Progetto Bridge e da eventuali peggioramenti dovuti a inerzie conseguenti al mancato contrasto del “disastro ambientale” enunciato dalla  sentenza Quintavalle».

ambientalisti 5Stelle contro Malpensa – MALPENSA24