ANDAR PER CHIESE Le parrocchiali declassate di Venegono e Lonate Ceppino

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VENEGONO SUPERIORE – Non sono pochi nel nostro territorio gli edifici sacri, anche di pregio,  “declassati” a chiese cimiteriali o che hanno perso il titolo parrocchiale. In prossimità del “ponte di Ognissanti” e della celebrazione dei defunti, ci sembra doveroso fare una visita alla chiesa romanica di San Martino a Venegono Superiore, la più antica della zona. Della costruzione originaria sono rimaste solo due pareti interne di ciottoli di fiume a vista perché dal XII secolo, quando fu costruita in aperta campagna, a metà strada tra le due Venegono come chiesa parrocchiale comune, ha subìto numerose modifiche strutturali.
A metà del XIX secolo le pareti furono allungate e l’orientamento capovolto abbattendo l’abside rivolta a Est, sostituitada un piccolo pronao al quale si appoggia l’attuale facciata costruita in stile neo-romanico. Sulla parete di sinistra sono stati conservati due affreschi cinquecenteschi, una Madonna con Bambino e un San Cristoforo, il perimetro in cotto di un’apertura ora murata e una monofora murata. Sulla parete di destra resta traccia di una piccola porta laterale murata con l’architrave formato da una lunga pietra non lavorata. Sulla parete d’ingresso spicca l’arco di mattoni al quale era appoggiata l’abside abbattuta, di cui rimangono parti di due affreschi.
E’ probabile che in origine la chiesa di San Martino fosse un  ricovero-oratorio al servizio dei viandanti. Con l’istituzione delle due distinte parrocchie di Venegono Superiore e Venegono Inferiore, San Martino perse importanza diventando chiesa cimiteriale.

Fausto Bonoldi

DOVE   In via Giulio Cesare, all’interno del cimitero di Venegono Superiore.

QUANDO Negli orari d’apertura del Cimitero comunale.

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LONATE CEPPINO – Sono numerosi gli antichi edifici religiosi caratterizzati da successive trasformazioni operate nel  corso dei secoli, sono rari invece quelli che derivano il loro aspetto attuale da una pura e semplice fusione di due edifici di epoche diverse. E’ il caso della chiesa di San Pietro, detta “del Consacrato”, che fino a meno di un secolo fa svolgeva la funzione di parrocchiale di Lonate Ceppino. Il tempio, che si erge su un boscoso costone della Valle Olona, è il frutto dell’accorpamento di una cappella romanica, citata in un documento del 1144 e nel noto ”inventario” stilato alla fine del Duecento da Goffredo da Bussero, e di una chiesa di epoca successiva (XV-XVI secolo), sia pure coerente, per lo meno nella struttura esterna, con lo stile in voga in epoca romanica.
La presenza del campanile è invece attestata solo dalla metà del XVIII secolo; di certo, alla fine dell’Ottocento, al fine di reggere il peso di cinque nuove campane, la torre fu rinforzata con un’armatura di ferro. All’alba del nuovo secolo, la necessità di ospitare un crescente numero di fedeli indusse il parroco a incaricare un architetto della progettazione di un ampliamento. I tre progetti presentati furono giudicati non realistici e si cominciò a pensare alla costruzione di una nuova chiesa che, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, fu edificata tra il 1930 e il 1933. Due anni dopo il “passaggio delle consegne” dalla vecchia chiesa di San Pietro alla nuova parrocchiale.

Fausto Bonoldi

DOVE  In via Giuseppe Mazzini a Lonate Ceppino.

QUANDO  La chiesa di San Pietro è chiusa al culto e, in attesa di un intervento di messa in sicurezza, sono state sospese le visite guidate  organizzate dal comitato artistico della parrocchia, da pochi giorni affidata a don Daniele Pozzoni  (0331/841329).

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