Canottieri di Angera, i dubbi di Allea: «Nel progetto la nuova sede è troppo piccola»

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ANGERA – L’impegno di spesa per la realizzazione di tutta la struttura e le condizioni per svolgere sia le attività agonistiche che quelle amatoriali, coinvolgendo mamme, bambini e anziani. Ma anche dubbi sulle dimensioni («ridotte») riportate nel piano previsto per la palestra e per il deposito barche, oltre all’ipotesi di un pontile per garantire la discesa a lago degli atleti. Già al centro di vari botta e risposta in passato, il progetto della nuova sede della Canottieri De Bastiani di Angera torna a essere motivo di discussione. Ancora una volta il la arriva dal primo gruppo d’opposizione in paese, ovvero Allea, che ha presentato un’interrogazione ad hoc da discutere al prossimo consiglio comunale utile. E non è l’unica: pronto un blocco di 12 argomenti da trattare in aula. E altre sono in arrivo.

Spazi ridotti

Fra le questioni che premono l’opposizione, spiccano le «ridotte dimensioni» ipotizzate nel progetto, con tutte le conseguenze del caso. Dati alla mano, Allea parla di «una superficie attuale adibita a deposito imbarcazioni pari a circa 110 metri quadrati, appena sufficiente ad accogliere tutte le imbarcazioni di proprietà della canottieri». Mentre nel nuovo progetto, «viene considerata una superficie dedicata al deposito pari a circa 75 metri quadrati, e quella per l’area palestra e per l’ufficio è di circa 82 metri quadrati».

Da qui tutta una serie di richieste di spiegazioni rivolte all’amministrazione del sindaco Alessandro Paladini Molgora. Visto che «parte della palestra sarà occupata da attrezzature specifiche per il canottaggio», la preoccupazione è che non si riescano a ricavare «spazi sufficienti all’organizzazione delle attività». Lo stesso vale per il nuovo deposito barche: «Sarà prevista la costruzione o il montaggio di altre strutture, anche di natura provvisoria, destinate al rimessaggio delle imbarcazioni?».

Il tema degli spazi tocca poi direttamente gli atleti, che sono «in numero crescente». Con la proposta di dotare la sede «di una vasca voga, come accade in tutte le canottieri». Un modo per dare «maggiori prospettive di sviluppo al canottaggio angerese» e permettere «il potenziamento del settore extra-agonistico e amatoriale».

Costi e progetti esclusi

Nel frattempo Allea riepiloga i costi previsti per realizzare la sede della Canottieri. L’amministrazione, ricordano, «ha impegnato 343.371,98 euro, oltre ai 64.926,66 per l’acquisizione dell’area». Per un totale di spesa che arriva ai 408.298,64 euro. A cui si aggiungono altri 130mila, come «è emerso dall’ultimo consiglio comunale, per il pontile e la sistemazione punto informativo». Pontile che «non è stato previsto nel progetto iniziale». E che sarebbe «necessario per la discesa a lago in sicurezza degli atleti», proseguono. Da qui la domanda: «È da intendersi quindi che l’amministrazione sapeva già che la cifra totale per la costruzione della sede sarebbe stata decisamente più alta?». E ancora: «Il nuovo pontile dove sarà previsto? Sarà effettivamente utile alla canottieri o sarà una struttura standard utilizzabile anche da altre imbarcazioni?».

Se di soldi si parla, l’attenzione si sposta sull’assenza di un intervento per «la raccolta delle acque con cui verranno lavate le imbarcazioni». Chiedendo chiarimenti su «una zona di lavaggio barche e un sistema di raccolta e pompaggio alla rete fognaria delle acque».

Le attività amatoriali e il risparmio energetico

Non manca l’attenzione alle attività extra-agonistiche. Il riferimento va alla «ginnastica dolce per mamme, bambini e anziani che verranno organizzate nella palestra della canottieri» e alla possibilità di «avvio allo sport dei giovani». Ricordando l’obiettivo di rendere «la futura palestra della Canottieri un punto di riferimento e di socialità». Da qui la domanda: «Le attività saranno organizzate dalla Canottieri o da un’altra associazione che avrà i locali in concessione d’uso?».
Chiarimenti anche sul consumo energetico degli edifici. Nello specifico la richiesta riguarda «l’esistenza di una relazione progettuale che dimostri che la Canottieri rientra all’interno dei paletti degli edifici nZEB, cioè “Edifici ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo sia coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili».

Le altre interrogazioni

Non solo la Canottieri. Allea, lo scorso 23 aprile, ha presentato un blocco di 12 interrogazioni. Questi i temi trattati: l’uso di fototrappole per i rifiuti, la cartellonistica sulla strada vecchia per Ranco, l’immissione di anguille e i beni confiscati alla mafia. E ancora: la convenzione Sic palude bruschera, la replica sulla mancata attivazione di istanze on-line, l’uso civico e la guardia della pesca e il regolamento del consiglio comunale. Ma anche: il regolamento comunale per i sentieri, l’ufficio relazioni col pubblico e il pedibus. Tutte pubblicate sul sito di Allea.

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