Ospedale di Angera, Canton (Lega): «Da marzo riaprono i reparti chirurgici»

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ANGERA – «Nella lotta contro il Covid, il contributo dell’ospedale di Angera è stato fondamentale durante le tre ondate pandemiche. Nell’ultima, per consentire l’apertura e il funzionamento dell’hub vaccinale, sono state sospese tutte le attività dei reparti chirurgici. Ora, è arrivato il momento di riattivarli». Così Maurilio Canton, segretario della sezione della Lega di Angera e Ispra, per sottolineare la necessità di far ripartire le attività sospese per la pandemia al Carlo Ondoli. Soprattutto ora, che sembra ci sia una via d’uscita dallo stato emergenziale. Un richiesta, quindi, presentata durante l’incontro con il presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti, e con il direttore generale dell’Asst, Gianni Bonelli. «La risposta è arrivata prontamente e oggi abbiamo una data: a partire dal primo marzo sarà garantito il ritorno in funzione dei reparti chirurgici».

«Servizi fondamentali»

«Da lunedì prossimo è previsto che l’hub vaccinale riduca la propria attività a seguito del calo di richieste», prosegue Canton. «Non opererà più 7 giorni su 7, per 12 ore al giorno, ma dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. Su questa base, la sezione della Lega aveva chiesto alla dirigenza di Asst di studiare una riapertura, in tempi brevi, di almeno una parte delle attività chirurgiche, proporzionalmente al personale che verrà liberato dall’attività vaccinale». A seguito dell’incontro che con il direttore generale e con Monti, «ci è stata fornita una data certa per l’inizio della ripresa delle operazioni chirurgiche nella struttura ospedaliera del territorio. Siamo soddisfatti, perché si tratta di servizi fondamentali per pazienti e cittadini, sospesi per via della situazione di emergenza, ma che adesso, con il miglioramento della situazione pandemica, non possono più essere rinviati».

I prossimi incontri

La sezione locale della Lega sarà inoltre attiva nei prossimi mesi, promuovendo una serie di incontri pubblici, con le autorità tecniche e politiche, per spiegare e discutere «le ricadute sul nostro territorio delle recenti modifiche alla riforma sanitaria, appena approvate, che riguarderanno non solo l’ospedale ma anche i servizi legati alle case della salute, che saranno aperte ad Angera e Sesto Calende».

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