Famiglia di Angera in quarantena “raccontata” dalla Tv tedesca

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ANGERA – «L’Italia dall’alto è sempre la stessa, è sempre bella. Guardate il lago Maggiore». Si apre così il terzo servizio che Das Erste, prima rete televisiva pubblica tedesca, dedica ancora una volta ad Angera. I giornalisti raccontano delle strade deserte in seguito all’emergenza sanitaria in corso. Poi intervistano il sindaco Alessandro Morgora, che segnala una situazione particolare in paese.

Un solo componente della famiglia positivo

«Un componente di una famiglia di quattro persone è risultato positivo al tampone per il Covid-19 – spiega il primo cittadino senza naturalmente rivelare alcun dettaglio sull’identità né della persona ammalata né del nucleo famigliare in questione – Questa persona è stata curata nel proprio domicilio, isolata dal resto della famiglia che è rimasta naturalmente in quarantena». Molgora, che è anche medico e che non ha fornito ovviamente dettagli specifici sulla situazione durante il servizio spiegando in linea di massima come è stata organizzata l’assistenza a domicilio del malato, precisa: «Io ho seguito la situazione da sindaco. Anzi noi abbiamo seguito la situazione come amministrazione mentre l’interfaccia diretto con il nucleo famigliare sono i volontari della protezione civile, in prima linea per fronteggiare l’emergenza». Il sindaco inizia dalle buone notizie: «La persona che ha contratto il virus è sfebbrata da quasi quattro giorni. E questo rappresenta sicuramente un segnale positivo. Un segnale positivo che tutti stavamo aspettando. Al momento nessun altro componente del nucleo famigliare ha mostrato sintomi evidenti di aver contratto il virus». Il nucleo famigliare è stato seguito dal medico di famiglia, dal pediatra di famiglia e «Dalla dottoressa Magdala Bonini, medico pediatra per molti anni responsabile del reparto di Pediatria di Angera e oggi referente pediatrico per il Coc di Angera».

Ecco come è stata organizzata l’assistenza

I volontari della protezione civile hanno provveduto a consegnare pasti, medicinali rispondendo a tutte le necessità del nucleo famigliare e, in particolare, della persona ammalata. «Importante – aggiunge Molgora – E’ stato il supporto psicologico dato alla famiglia. Ogni giorno li contattavamo, parlavamo con loro, ascoltavamo cercando di dare conforto in ogni modo. I figli della persona malata sono seguiti quotidianamente via skype da un’educatrice in modo da aiutarli ad affrontare il fatto di dover restare separati da uno dei genitori. Abbiamo cercato di fronteggiare ogni aspetto di questa situazione particolare e delicata in modo da andare incontro il più possibile alle esigenze di queste persone». Un lavoro che viene riconosciuto dai cittadini. «E’ incredibile la generosità che tutti stanno dimostrando – spiega Molgora – Due aziende hanno sanificato comune, sede della protezione civile e mezzi di polizia locale e protezione civile gratis». Ai volontari capita di ricevere offerte mentre svolgono servizio per strada dai cittadini. «Credo che ce la faremo con l’aiuto di tutti – conclude Molgora, al quale però non si può non chiedere la passione mostrata dalla Tv tedesca per Angera – L’Italia è diventata un esempio nella battaglia al Coronavirus per il resto d’Europa. Purtroppo, aggiungo, vista la situazione. Credo che da Angera questi servizi vogliano partire da una realtà estremamente locale ma capace di alzare lo sguardo ben oltre i confini nazionali».

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