«Antonelli in FdI? Scontato». E la Lega di Busto non rinuncia alle mire sul sindaco

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BUSTO ARSIZIO – «Non cambia niente». Lo ha detto il sindaco Emanuele Antonelli dopo l’ufficializzazione del suo approdo in Fratelli d’Italia. Lo ripete a stretto giro il segretario cittadino della Lega di Busto Francesco Enrico Speroni, commentando la novità di giornata. «Antonelli in FdI? Era scontato, visto quel che è successo – la reazione del massimo rappresentante della sezione del Carroccio in città – se ne parlava da tempo, ma per noi non cambia niente».

Politicamente irrilevante

In sostanza, Speroni minimizza l’impatto del passaggio del sindaco Antonelli nel partito di Giorgia Meloni. Atteso e previsto, dunque, nei fatti, «irrilevante» nello scenario politico del centrodestra. Cambierà qualcosa? «Penso di no» sostiene il segretario leghista. «Forse Antonelli ora avrà qualche supporto in più, ha le spalle un po’ più coperte». Ma gli equilibri politici in seno alla maggioranza non cambiano, così come questa decisione «non influirà» sul discorso dell’eventuale ricandidatura nel 2021. Che è un po’ come dire che che la Lega non rinuncerà alle sue ambizioni di tornare ad esprimere il candidato sindaco del centrodestra a Busto Arsizio.

Le mire della Lega

A gennaio, prima dell’emergenza Covid-19, il segretario cittadino del Carroccio aveva ribadito la linea della Lega di Busto a proposito del candidato del centrodestra alle amministrative del 2021: «Ogni città faccia le sue valutazioni. E siccome siamo un partito autonomista dico che la candidatura per Palazzo Gilardoni la si deve decidere a Busto». Una linea che, di fatto, sconfessava ogni ipotesi di “spartizione” provinciale delle candidature, rimandando ogni scelta al tavolo politico cittadino. Ed è su quel tavolo che la Lega insisterà per portare i propri nomi quando si parlerà delle amministrative. A prescindere dal fatto che Antonelli possa o meno decidere di ripresentarsi nel 2021.

I precedenti

Va detto che già nel 2011 e nel 2016 la sezione bustocca del Carroccio aveva spinto per questo approccio, senza però successo. Nel 2011, infatti, il Farioli-bis fu imposto dall’accordo politico tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi dopo che la Lega di Busto aveva già lanciato la campagna elettorale del suo candidato sindaco Claudio Tovaglieri, durata nei fatti solo pochi giorni, mentre quattro anni fa le primarie del centrodestra furono avallate dalle segreterie regionali, sconfessando le aspettative della Lega di esprimere il candidato dopo dieci anni con un sindaco targato Forza Italia.

Fratelli d’Italia saluta il «ritorno a casa» di Antonelli. E lui: «Non cambia niente»

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