Il sindaco di Busto Arsizio annuncia: aderisco a Fratelli d’Italia

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BUSTO ARSIZIO – Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio, privilegia La Prealpina per annunciare il suo ingresso ufficiale in Fratelli d’Italia. In una intervistona concessa a Marco Linari conferma ciò che era ampiamente nell’aria: si iscrive al partito di Giorgia Meloni, lasciando quindi la componente civica della quale si era sempre fatto vanto. Nessuna sorpresa, se non per il fatto che ieri, sabato 4 luglio, nessuno dei vertici del partito, dal segretario provinciale Andrea Pellicini, alla deputata Paola Frassinetti, fino al consigliere gallaratese Giuseppe De Bernardi Martignoni, ha rivelato ai giornalisti ciò che già sapevano, cioè l’adesione a FdI di Antonelli. Con tutta probabilità un “non so” in accordo col diretto interessato per dargli la possibilità di “uscire” in prima persona sul giornale locale, a lui in simpatia. Tant’è.

Emanuele Antonelli torna così il politico di sempre, fedele alla destra, da cui proviene. Si riaccasa in un partito che, smentendo le promesse di quattro anni fa dello stesso sindaco (“Non mi ricandiderò per un secondo mandato”) , tenterà di rirproporlo alla guida amministrativa di Busto Arsizio. Cosa sulla carta piuttosto facile in virtù della spartizione dei posti in provincia di Varese, ma oggi complicata da un’altra intervista, sempre sulla Prealpina e a firma Silvestro Pascarella, in cui Giuseppe De Bernardi Martignoni  candida Andrea Pellicini a sindaco di Varese. Una forzatura, evidentemente, da prendere così com’è, appunto come una forzatura. La  carica di primo cittadino di Varese è rivendicata, come si sa, dalla Lega, intenzionata a non mollare la presa. E Fratelli d’Italia, seppure in crescita elettorale, non può insediare i propri uomini in ogni dove. In un certo senso, se Fratelli d’Italia dovesse prendere Varese, perderebbe automaticamente Busto Arsizio. O no?

Antonelli, allora. Nessuna sorpresa, dicevamo. Dopo essere stato espresso e supportato da Forza Italia, sia in Comune sia come presidente della Provincia, fa il grande passo e le gira le spalle. Per comodità politica, si può pensare. Ma anche per scelta ideologica rispetto a una posizione che lo ha sempre visto militare con la destra più a destra. “In questo partito ci sono quelli che mi hanno sempre difeso senza chiedere nulla in cambia” afferma a sostegno della sua adesione a Fratelli d’Italia e dando il benservito ai berlusconiani. Rivela pure di avere incontrato Giorgia Meloni e di aver dialogato con tutti i capi nazionali e regionali del partito.

Bisogna ora capire quale sarà la reazione dei gruppi interni proprio a FdI che non amano troppo Antonelli, che non vedono di buon occhio la sua mossa e la giudicano soprattutto di opportunità. E bisognerà capire come reagirà la Lega bustocca e non solo. Lega che rischia di finire ancora di più ai margini, proprio nella storica sezione bustocca. Dopo due sindaci di altre formazioni (Farioli, Antonelli) sarà disponibile a riabassare ancora la testa a fronte del suo primato elettorale in città e dei dissapori, più volte diventati pubblici, proprio con l’attuale primo cittadino?

Centrodestra in provincia: rivendicazioni, candidature, velleità e nessuna certezza

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