Antonio Conte sulla graticola, ma non è solo colpa sua

C’è Antonio Conte sulla graticola in casa Inter. Personalmente continuo a essere ancora dalla parte dell’allenatore. La colpe che gli vengono imputate sono le stesse menzionate un anno fa: rigidità degli schemi e uno stipendio non corrispondente ai risultati.  Questo dicono i detrattori e su questi due punti si può anche discutere. Fa sorridere però  la storiella dell’allenatore poco motivato: su che base si può affermare una cosa del genere? Perché  non picchia i pugni in conferenza stampa? Ridicolo. A me pare sempre lo stesso martello e l’assenza di pubblico ne certifica il tambureggiante sostegno al fianco della squadra. Le attenuanti ci sono però. Assenze numerose e costanti e la poca incisività dei suoi giocatori davanti alla porta. Gli può  essere imputato anche questo? Oggi Martinez è un lontano parente del potenziale crack che proprio Conte ha avuto il merito di far sbocciare la scorsa stagione. Se Hakimi dimentica Gervinho e De Vrij si fa impallinare dall’ivoriano nell’unico corridoio possibile che colpe può  avere Conte? La stagione europea se la gioca nella doppia terribile sfida con il Real Madrid. E lo farà forse senza il suo giocatore più importante.  Il suo lavoro andrà giudicato quando la truppa sarà quasi al completo. Lì poi non si potranno più ammucchiare scuse. Conteranno i risultati e non i presunti dissapori di Conte. Al primo anno ha fallito la stagione di Champions ma è arrivato secondo in campionato e in finale di Europa League.  Quest’anno lo si sta dando troppo presto per morto. Dopotutto ha perso finora una sola partita: si dolorosa, il derby, ma una sola.

Antonio Conte Inter-Malpensa24