AQUILOTTO DELLA VALLE DEL SEVESO: “Kessie e Baka chiedano scusa”

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Teodor Nasi 

Milan Lazio è stata una partita dai ritmi davvero vertiginosi, veloce, scattante, divertente da vedere. Un pareggio ci stava, o senza rigori, o dati ad entrambi. La mano di Acerbi dimentichiamola, solo uno in malafede ci vede il rigore. Gli altri due c’erano, ed è stato dato solo quello del Milan, perché se Rodriguez su Milinkovic ha preso la palla era quella di suo… . Siamo stati sfortunati, ma ce la siamo giocata. Bella Lazio, soliti handicap: davanti il vuoto. Capiamoci, il portiere del Milan è sul pezzo di brutto, ma Immobile non segna, anche quando il Tucu, al solito, lo serve in maniera perfetta. Bella Lazio, bel Milan. Ha ragione Igli Tare, partita decisa da episodi. E francamente la replica dell’efebo ucraino vale chi la dice, un bimbominkia che sapeva giocare bene in attacco, ma che non è mai stato un leader. A differenza dell’albanese, che da uomo, non ha paura di dire le cose come stanno. Un tempo c’era il Milan di Maldini e Baresi, dove quelli con il ritmo nel sangue, eccitati dopo una vittoria di culo, venivano messi in riga per il fair play. Era una squadra elegante, generosa, sportiva. Sabato hanno vilipeso la maglia di un degno avversario, godendosi la bava delle iene fallite da curva. In quel turbinio di gente da savana, emerge l’eleganza di Acerbi, che oggi chiude con un perdono. Rimane la vergogna, macchia sul rosso e sul nero. Se esiste ancora una società Milan, “il generale” va a riposo per un po’. E chiede scusa seriamente, onorando i colori biancocelesti.

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