Leggiamo con soddisfazione che l’amministrazione comunale di Busto Arsizio “mette mano” alle assunzioni di personale, del resto da qui a giugno 2020 tra pensionamenti e mobilità almeno 40/50 dipendenti lasceranno Palazzo Gilardoni; bene fa quindi l’amministrazione a “correre ai ripari”, forse un po’ in ritardo ma, meglio tardi che mai!
Quello che ci si augura in questo momento è che non ci sia la “corsa all’oro”, tra i dirigenti dei vari settori, per avere più personale possibili a disposizione. Tutti i settori del comune sono carenti di personale e tutti meritano attenzione da parte dell’amministrazione a partire dai Servizi Generali per passare poi ai Tributi, Anagrafe, Pubblica Istruzione, Polizia Locale ecc. ecc. nessuno escluso.
Un suggerimento ci sentiamo di darlo, cioè coinvolgere in primis le RSU e le OO.SS. le quali hanno il “polso” della situazione e possono dare un contributo efficiente ed efficace ove vi sono settori con maggior carenza di personale. Non possiamo poi dimenticarci di quelle persone che sono arrivate, dando un grande contributo, sotto forma di “dote comune” le quali, terminato l’anno (alcune lo sono già) saranno lasciate a casa. Anche in questo caso vogliamo segnalare, a chi di dovere, che detto personale è ed è stato prezioso per il buon funzionamento della macchina comunale nonostante il misero contributo erogato (300 euro mensili per 20 ore settimanali) una sorte di “capolarato di stato” sotto forma di formazione professionale, dando ampio respiro ad uffici che erano ridotti all’osso come personale. E’ pur vero che, in questo caso, l’amministrazione ha solo aderito a quanto previsto dall’Anci però crediamo sia corretto sottolinearlo.
Alla luce di quanto sopra, considerato che dette persone hanno, di fatto, conseguito una formazione nell’ambito della pubblica amministrazione suggeriamo che siamo tenute in debita considerazione in fase di concorso, senza nulla togliere a coloro (e saranno tanti) che si presenteranno.
Per AdL P.I.
Fausto Sartorato