Francia, al via l’ecotassa sugli aerei mentre la Lombardia nicchia sull’Iresa

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MALPENSA – A partire dal 2020, un viaggio in Francia potrebbe costare di più, perlomeno per quanto riguarda il volo di ritorno: il ministro dei trasporti ha infatti annunciato che verrà applicata una tassa, variabile dai 1,50 ai 18 euro, a tutti i voli di tutte le compagnie in partenza verso l’estero. La tassa farà parte della prossima legge di Bilancio, e i proventi verranno reinvestiti per finanziare e incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto meno impattanti sull’ambiente.

Fino a 18 euro in più

Mente Regione Lombardia discute sulla tassa del rumore, la Francia approva l’ecotassa per gli aerei. Imposta che toccherà dunque, in maniera indiretta, anche i passeggeri che si sposteranno verso l’Italia. Come spiegato da Elisabeth Borne, il ministro dei Trasporti francese che ieri 9 luglio ha annunciato la nuova misura, l’imposta si applicherà su tutti i voli, anche per quelli in partenza per l’Europa. Si tratterà di un aumento di 1,50 euro per le classi economiche e di 9 euro per le classi più elevate. Per i voli intercontinentali la tassa è di 3 euro per l’economy e può arrivare a 18 euro in business. Ad essere esclusi dalla tassa soltanto i voli verso la Corsica, i territori francesi d’Oltremare, i voli in arrivo e le corrispondenze aeree. In più, la ministra Borne ha detto che non potrà essere penalizzata Air France, benché l’annuncio abbia comunque provocato un calo in borsa del 5,2 per cento per la compagnia di bandiera, del 4,8 per cento per Ryanair e del 4 per cento per easyJet.  La misura, che entrerà in vigore a partire dal 2020, dovrebbe portare nelle casse dello Stato 182 milioni di euro, da reinvestire per incentivare modalità di trasporto meno inquinanti.

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