Astuti (PD): «Il virus evidenzia le carenze. Nell’Ats dell’Insubria mancano 71 medici»

VARESE – Mancano medici di medicina generale. Una carenza che il Covid ha reso ancor più evidente. E a chiedere che Regione metta a disposizione più borse di studio e spazi per aprire nuovi ambulatori è il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti.

«Nell’Ats dell’Insubria – scrive Astuti – la mancanza di medici di famiglia, già da tempo emergenza, si aggrava ancora di più. Al 1 settembre scorso i medici in servizi erano 902, a mancare all’appello erano ben 71». Il consigliere regionale poi spiega: «La pandemia da coronavirus ha evidenziato le carenze, purtroppo note da anni, della medicina  territoriale  L’Ats dell’Insubria registra una carenza davvero pesante. Qui mancano 71 medici di base a fronte dei 59 di Bergamo, dei 54 di Brescia e  dei 55 della Brianza. A Gallarate, ad esempio mancano tre medici, 4 a Saronno e 2 a Sesto Calende. Una condizione che rende ancora più difficile la gestione dell’epidemia, in questa fase di grande criticità. I pochi medici di famiglia presenti devono assistere in media 1.400 pazienti senza poter contare su alcun sostegno dell’Ats. Sono il primo argine al diffondersi dell’epidemia ma sono lasciati soli».

Infine conclude Astuti: «Noi denunciamo da anni la mancanza di medici di famiglia. Più volte abbiamo chiesto di aumentare il numero delle Borse a loro destinate dalla Regione. Qualcosa abbiamo ottenuto, ma non è stato fatto abbastanza. Ora più che mai la necessità è stanziare risorse per dare incentivi ai neo laureati affinché si specializzino in medicina generale e destinare loro spazi per aprire nuovi ambulatori. Questa soluzione va nella direzione di attivare anche in Lombardia strutture analoghe alle Case della Salute, presidi che riuniscono ambulatori di medicina generale e specialistici, indispensabili a garantire la presa in carico a casa dei pazienti».

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