Autonomia, Fontana a Conte e Boccia: «Si arrivi al dunque. Subito le pre-intese»

fontana lombardia autonomia eusalp

MILANO – L’autonomia si avvicina. O forse no. Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha ricordato anche oggi, 29 novembre, al premier Giuseppe Conte, a Palazzo Lombardia per partecipare al Forum della “Macroregione Europea” Eusalp, che si deve stringere: «Ha ribadito anche lui che sull’autonomia si deve arrivare ad una definizione». Ma nel M5S c’è aria di barricate contro il ministro degli affari regionali Francesco Boccia che intende portare la legge quadro sull’autonomia in Consiglio dei Ministri lunedì.

Le richieste del governatore Fontana

Prima dell’inizio del Forum Eusalp a Palazzo Lombardia il presidente della Lombardia Attilio Fontana e il premier Giuseppe Conte hanno avuto un breve colloquio riservato: «Abbiamo parlato anche di autonomia e anche in questa occasione il premier Conte ha ribadito che si può e si deve arrivare a una definizione» ha riferito Fontana in conferenza stampa, aggiungendo però che «lo aveva già detto a giugno e a luglio…». Ieri, giovedì 28 novembre, alla luce della riunione della Conferenza Stato-Regioni che ha “licenziato” il testo che il ministro Boccia intende portare in Consiglio dei Ministri, Fontana aveva dichiarato: «Dobbiamo arrivare bene e velocemente a siglare almeno delle pre-intese perché ormai sono due anni che i lombardi si sono espressi con il referendum ed è più di un anno che i nostri tecnici lavorano sulla definizione dell’intesa con le 20 richieste su 23 consentite dalla Costituzione, che abbiamo individuato». Il governatore ha ribadito le richieste della Lombardia su due punti: innanzitutto quella di «non far pagare i costi dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) alle Regioni virtuose» e l’altra legata «alle modalità di distribuzione del Fondo sulle infrastrutture».

La risposta del ministro Boccia

«Richieste abbastanza in linea con il quadro generale su cui stiamo lavorando – la risposta del ministro agli affari regionali Francesco Boccia – ma il lavoro ormai al 99% è chiuso, ci sono solo differenze di vedute sulle tecnicalità di utilizzo del fondo di perequazione. Poi lo Stato sfida le Regioni anche sul piano dell’efficienza. Non devolveremo le materie Lep fino a quando non ci saranno Lep, ma devolveremo tanta tanta competenza amministrativa e toccherà alle Regioni dimostrare di essere all’altezza e più brave dei Ministeri». Boccia intende portare la legge quadro in CdM lunedì 2 dicembre. M5S permettendo, visto che Luigi Gallo, presidente “grillino” della commissione cultura alla Camera ha affermato che «la proposta non è condivisa con il Parlamento», chiedendo che «il governo e Boccia si fermino su questa assurda proposta di presentare un emendamento sull’autonomia differenziata in legge di bilancio».

Il commento di Astuti (PD)

«Il ministro Boccia ha fatto in poche settimane un grande lavoro, perché ha il merito di aver seguito un’impostazione concreta, non ideologica ma ispirata a un’autonomia di tipo solidale – fa notare il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti  a margine dell’incontro organizzato dal PD del Nord a Palazzo Pirelli con il ministro degli affari regionali – ora la parola passa al Consiglio dei ministri e al Parlamento, ma aver messo d’accordo tutte le Regioni, tenendo insieme interessi che sembravano inconciliabili, dimostra ancora una volta che il Pd vuole l’autonomia dei livelli territoriali nella misura in cui fa funzionare meglio lo Stato e le Regioni e dà risposte migliori ai cittadini e al mondo economico. Quando Salvini si insediò disse che avrebbero fatto l’autonomia in pochi giorni e non è successo. Questo governo in tre mesi di vita ha già fatto molto di più».

Autonomia pd boccia astuti

autonomia conte fontana boccia – MALPENSA24