Autonomia lombarda, a un anno dal referendum pronto il testo dell’intesa

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MILANO – Il piano per l’autonomia lombarda è pronto: è nelle mani del ministro per gli Affari Regionali, Erika Stefani, il testo definitivo dell’intesa tra il Governo e la Regione Lombardia per l’attribuzione alla Regione di un’autonomia differenziata.

«Stringere i tempi»

«Le promesse ai cittadini lombardi sono state mantenute» ha affermato Stefano Bruno Galli, assessore della Regione Lombardia all’Autonomia e alla Cultura. In un solo anno da referendum del 22 ottobre dello scorso anno, a cinque mesi dell’insediamento del Governo Conte e a meno di otto dalla nascita della giunta Fontana «abbiamo messo nero su bianco le nostre istanze, formalizzate nell’intesa. Abbiamo tra l’altro allegato all’intesa un elenco di funzioni immediatamente trasferibili e subito gestibili dalla Regione, perché a costo zero per lo Stato». Ora l’auspicio è che i tempi si stringano ulteriormente per l’approvazione dell’intesa. Secondo quanto sostenuto anche dal Governatore Attilio Fontana in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera, il documento potrebbe essere portato in Consiglio dei ministri già in questa settimana, in modo da sottoscrivere subito l’accordo «passando la palla al Parlamento: a quel punto può essere messo all’ordine del giorno dopo la legge di Stabilità ed essere votato nelle prime sedute del 2019».

Fontana: nell’interesse del Paese

L’assessore Galli ha concluso che «l’aspirazione all’autonomia politica e amministrativa, peraltro garantita dalla Costituzione repubblicana, della Regione di Carlo Cattaneo e di Gianfranco Miglio non può più essere ignorata». Si tratterebbe, per la Lombardia, della possibilità di impostare autonomamente le scelte in diversi settori, oltre a delle ricadute economiche positive per la regione, come ribadito da Fontana: «se non efficientiamo la regione rischiamo di rimanere indietro. La nostra autonomia è nell’interesse di tutto il Paese».

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