LEGNANO – Da quasi 40 anni è in attività: un traguardo raggiunto superando periodi difficili e sopravvivendo alla “moria” di tante altre aziende locali. Per questo un’impresa di Legnano è fra le 148 che hanno ricevuto il premio “Impresa e Lavoro” della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. La cerimonia di consegna del premio, alla 2.a edizione, si è svolta al Teatro alla Scala. Una sorta di “Ambrogino” delle imprese e dei lavoratori, dal momento che sono stati premiati anche 277 lavoratori, anche loro con almeno 20 anni di attività continuativa. Delle 148 imprese premiate, 89 sono di Milano e provincia.
Il titolare: «Lavoriamo per clienti di ogni settore»
L’azienda legnanese che ha ricevuto il premio è la serigrafia Visconti, in via Volta 66. La serigrafia è una particolare tecnica di stampa che permette di riprodurre immagini su qualsiasi superficie. «Stampiamo su plastica, autoadesivi, plexiglas, anche stampe personalizzate – spiega il fondatore e titolare unico, Roberto Visconti – per aziende di ogni settore: la maggior parte della sicurezza, poi ve ne sono altre pubblicitarie e dei colori, per le quali produciamo le mazzette pantone (il ventaglio dei colori in commercio codificato a livello internazionale, nda). La mia è una impresa individuale attiva dal 1981 che conta 5 dipendenti. Una impresa di vecchio stampo. In 38 anni non ho mai avuto problemi con le banche, un protesto o cose simili. La mia grande gioia – sottolinea Visconti, 62 anni, legnanese e diplomato perito elettrotecnico all’istituto cittadino “Bernocchi” – è sapere che i miei dipendenti sono tranquilli e lavorano sereni, prendono un stipendio, un buono stipendio, all’insegna della meritocrazia: il più bravo riceve più del meno bravo. E non ho mai licenziato nessuno, chi se n’è andato l’ha fatto di sua volontà».
Una tecnica quasi immutata nel tempo
Quasi 40 anni di attività ininterrotta, di questi tempi, sono quasi un record. «Tutti quelli che erano alla premiazione alla Scala hanno detto che il loro obiettivo è sopravvivere. Finora siamo stati bravi nel riuscirci. Cerchiamo di stare al passo con le macchine, ci siamo digitalizzati, ma nonostante questo il nostro rimane un lavoro molto artigianale: quello che si faceva 38 anni fa, lo si fa ancora oggi. C’è ancora la manualità, non è tutto automatizzato, un po’ come fare le scarpe». E il personale non manca. «Lo si trova perché, purtroppo, altre piccole attività come la mia cessano. Anche se non aumentiamo il personale, neanche lo diminuiamo. In un periodo di crisi devi far funzionare le cose facendo leva sul massimo del potenziale con le persone che hai. La mia mentalità – conclude Visconti – è mantenere salvo il posto di lavoro per i miei dipendenti, non prendere altre persone per poi magari lasciarle per strada».