OLGIATE OLONA – I rintocchi a lutto del campanone e i nomi delle 70 vittime, ora immortali grazie al ricordo annuale, apriranno la commemorazione della tragedia aerea di 60 anni fa. Era il 26 giugno del 1959, quando alle 17.33, un fulmine colpì, sopra il cielo di Olgiate Olona, il velivolo della Twa, che esplose, si incendiò, si disintegrò in varie parti, che precipitarono in un raggio di centinaia di metri. Per ricordare quella tragedia, sul fondovalle, venne eretto anche un monumento. Che da dieci anni a questa parte non è più solo una fredda e muta testimonianza, ma ricordo. Memoria viva.
La commemorazione dei 60 anni, in programma mercoledì 26 giugno nella chiesa parrocchiale dei Santi Stefano e Lorenzo, sarà un momento speciale, che si aprirà, all’ora esatta della tragedia, ovvero alle 17.33, con il rintocco delle campane, e la proclamazione dei nomi delle vittime. Seguirà la celebrazione della messa di suffragio, con testi liturgici e canti tradotti e in parte declamati in italiano, inglese e francese. L’eucarestia sarà presieduta dal vicario dell’Arcivescovo di Milano monsignor Luca Raimondi e sarà accompagnata dal Coro Sursum corda di Busto Arsizio. Al termine della messa, alla quale parteciperanno anche i famigliari delle vittime, è previsto l’intervento del sindaco di Olgiate Gianni Montano e del primo cittadino di Marnate Elisabetta Galli.
Ci sarà anche la premiazione dei 12 elaborati meritevoli, scelti tra quelli scritti dai 66 alunni di terza media della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri protagonisti della X edizione del progetto didattico memoria del 26 giugno 1959. Ai primi tre verrà anche consegnato un buono per l’acquisto di libri. Ed è proprio il progetto didattico, avviato dieci anni fa e che ha coinvolto più di mille alunni, a definire in maniera nitida il valore della commemorazione annuale, avviata senza troppi clamori dal giornalista Alberto Colombo, il quale ha anche pubblicato un libro sulla tragedia e portata avanti con Nicola Puddu, fresco consigliere comunale. Il ricordo, infatti, ha reso immortali le 70 vittime, ma ha anche recuperato il valore della storia, della memoria e l’importanza della vita.
Un messaggio che negli ultimi dieci anni è stato colto da moltissimi cittadini, ma anche realtà istituzionali e imprenditoriali che a vario titolo hanno contribuito a rendere sempre più solida questa commemorazione, che ha ricevuto nel 2011 anche la medaglia del Presidente della Repubblica per l’alto valore commemorativo e a realizzare il sito, ricco di documenti e materiali storici. E proprio nell’anno dei 60 anni della tragedia, tutto coloro che hanno collaborato sono stati invitati a partecipare.