Torna BA Teatro, otto sale e cinquanta spettacoli: «Successo dopo la pandemia»

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BUSTO ARSIZIO – «Quando guardo il pieghevole di BA Teatro ho la sensazione di maneggiare qualcosa di altamente prezioso: cinquanta spettacoli in otto sale. A quelle canoniche si è aggiunta la sala Pro Busto con i Viandanti Teatranti e ciascuna ha mantenuto la sua identità, un punto di forza: ognuna è un unicum quanto a tipologia di spazio e offerta». Così la vicesindaco Manuela Maffioli ha presentato oggi, venerdì 29 settembre, a Villa Tovaglieri la stagione 2023-2024 – «un fiore all’occhiello, niente da invidiare ad altre città» – insieme ai responsabili dei diversi teatri. Sottolineando, quanto all’allestimento di spazi nuovi o alla ristrutturazione di quelli già esistenti, che «la cultura non è solo il contenuto ma anche il contenitore».

Un successo nato dall’unione di passione o professionalità

Come ha ricordato Maffioli, gli anni del Covid sono alle spalle ma non lontani: «L’emergenza sanitaria ha colpito duramente i teatri, un linguaggio culturale che si nutre della compresenza. Alcune sale hanno rischiato seriamente di non riaprire o non riuscire a rialzarsi: essere qui oggi, con una crescita, è più di un grandissimo successo, dovuto all’unione di passione e professionalità. Noi come amministrazione comunale li abbiamo, per quanto è stato possibile, tenuti come voce attiva in bilancio e in quel momento è stata incrementata.
Andare a teatro a Busto oggi significa, oltre all’aspetto dell’edificazione personale, riconoscere e premiare lo sforzo enorme delle sale per tenersi vive; e dimostrare loro che condividiamo l’importanza di ciò che là dentro si offre. Una sala che chiude è un danno per tutti, che va oltre i confini di un quartiere: andare anche una volta a teatro è un contributo al benessere della nostra comunità».

Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore alla Cultura (quinta da sinistra) presenta BA Teatro a Villa Tovaglieri

I Viandanti Teatranti traslocano alla sala Pro Busto

Come ha spiegato Cetti Fava, filo conduttore della stagione di Palkettostage, che avrà inizio il 14 ottobre con il capolavoro di Oscar Wilde “The picture of Dorian Gray”, sarà «l’anima, componente dell’uomo che lo rende unico tra tutti gli esseri viventi»: gli spettacoli al debutto dopo il palco dello Spazioteatro “Alberto Caprioli” partiranno, ambasciatori di Busto, per la tournée in tante città italiane.
I cinque appuntamenti del Teatro Lux, illustrati da Ottavia Caccia, saranno inaugurati il 26 ottobre dalle storie degli atleti di “Invincibili” in occasione di Busto città europea dello Sport; in programma c’è anche “Occhio a Pinocchio” per il Progetto Pollicino.
Fabrizio Bianchi ha parlato del trasloco dei Viandanti Teatranti alla sala Pro Busto che, non avendo sedie fisse, «permetterà relazioni artistiche diverse con il pubblico, facendo sì che il teatro recuperi una dimensione comunitaria: l’idea è di rimanere e continuare a parlare di quello che si è visto». Il 27 e 28 gennaio verrà approfondito il rapporto tra cultura e libertà con l’opera di Ernesto Speroni sul rogo dei libri ordinato da Hitler nel 1933.
«“Silenzio e parola” è il titolo ideato da fra Davide per gli eventi al Fratello Sole», ha raccontato Benedetta Sarrica. «Abbiamo pensato a qualcosa che facesse crescere, come quartiere e come città: quindi non una rassegna tipicamente teatrale ma un insieme di proposte che spazierà dai film al teatro sacro».

Il Manzoni compie settant’anni e torna il Sant’Anna

Per il Teatro Sociale sono in arrivo due spettacoli di prosa e due d’opera, «tutte e quattro produzioni nostre», ha precisato Daniele Geltrudi. In particolare verranno rappresentate due opere pucciniane, afferenti a Ba Lirica: “La Bohème”, il 10 dicembre, e “Madama Butterfly”, il 10 marzo. Nel primo caso Delia Cajelli verrà ricordata con “Baruffe, sottane e zecchini” dai Mémoires di Carlo Goldoni e in occasione delle giornate pirandelliane verranno fatti incontrare sul palco con “UnamUno, nessuno e centomila” e Miguel de Unamuno e il celebre drammaturgo siciliano.
Torna in stagione il Teatro Sant’Anna grazie all’opera della compagnia “L’oblò”, del cappellano del carcere don David Maria Riboldi e dei volontari, con l’apertura, annunciata da Sara Terlizzi, di venerdì 6 ottobre affidata a “Il dolore e la vendetta”. Tra i prossimi appuntamenti “Sono stato anch’io – La mia vita in fuga dalla mafia” tratto dal libro di Piero Nava “Io sono nessuno”: «Saranno proposte che metteranno al centro tematiche sociali, creando sinergia con la rete sociale del territorio, con la prospettiva di portare a teatro, un passo alla volta, i cittadini del quartiere».
Il Teatro Manzoni festeggerà l’8 ottobre settant’anni di attività con il concerto dei Mandolinisti Bustesi in cui presenterà i nove spettacoli previsti, tra cui ci saranno i Legnanesi, Gabriele Cirilli, Max Pisu e Gaia De Laurentis; quelli fuori abbonamento “Il sindaco pescatore” sulla storia di Angelo Vassallo. «Come teatro parrocchiale – così Claudio Fantinati del San Giovanni Bosco – cerchiamolo di mettere insieme aspetti culturali ed educativi, legando ogni anno in un percorso che abbia una sua logica: in questo caso è che si può essere protagonisti della propria vita accettando il dialogo con altri protagonisti. Abbiamo cercato di mettere inseme un’offerta varia, brillante e divertente: si dividerà tra spettacoli per adulti e per bambini, che noi vorremmo fossero per tutta la famiglia».

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