Opposizioni di Legnano contro la giunta: «Macché apertura, è solo falso buonismo»

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LEGNANO – All’indomani dell’agitato consiglio comunale di Legnano di giovedì 28 settembre, in cui prima i consiglieri delle opposizioni e poi quelli della maggioranza (nella foto) hanno lasciato l’aula tra una sospensione e l’altra prima di quella definitiva, arrivano i commenti di alcuni capigruppo di minoranza, che accusano la giunta di «falso buonismo» e di voler soltanto «distogliere l’attenzione dal Pgt».

Toia (Lega): «Ignorate le scadenze inderogabili già fissate»

«Ieri sera – è la ricostruzione di Carolina Toia (Lega) – il Cc è stato interrotto perché, con ogni probabilità, la maggioranza si è spaventata di fronte ai banchi vuoti della minoranza proprio quando in discussione c’era un tema importante come quello del bilancio consolidato. Eppure la legge dei numeri, come sempre del resto, anche ieri sera avrebbe dato ragione alla giunta Radice.

«Quei numeri così decisivi quando si vogliono mettere a tacere le opposizioni, ieri sera hanno magicamente perso di importanza. Forse il nostro sindaco ha ritenuto che, politicamente, sarebbe stato sconveniente approvare una delibera di consiglio così importante, con i soli voti dei compagni della maggioranza. Ha forse cercato, ancora una volta, di mascherare con del falso buonismo il suo non essere democratico? Ma davvero pensa che i legnanesi non abbiano compreso, dopo ben tre anni, quale sia il modus operandi del primo cittadino e della sua giunta?

«Imbarazzante e poco rispettoso è stato aver speso oltre due ore nella conferenza dei capigruppo del 18 settembre per discutere della scadenza perentoria del 30 settembre sulla delibera del bilancio consolidato delle partecipate e trovarsi ieri sera, con il solito volo pindarico di sindaco e presidente del Cc, a posticipare il tutto al 10 ottobre. Ma come: non era perentorio il termine del 30 settembre? Non abbiamo convocato il consiglio giovedì 28 proprio per garantire il rispetto di questo termine? Ribadiamo, ancora una volta – conclude Carolina Toia – che questa maggioranza è quanto di più lontano ci sia dalla democrazia, dalla condivisione, dall’onestà politica e dal rispetto delle opposizioni».

Brumana (MdC): «Così nascondono l’obbrobrio del Pgt»

Per Franco Brumana, consigliere del gruppo civico Movimento dei Cittadini, «la giunta Radice ha creato l’occasione per una polemica su contenuti irrilevanti con provocazioni, scortesie ed esibizione gratuita di arroganza. Ha fissato la data del consiglio comunale in un tempo troppo breve per l’esame del voluminoso bilancio consolidato di tutte le società partecipate, ha respinto in malo modo le richieste di un rinvio di pochi giorni e non ha trasmesso sino all’ultimo il parere dei revisori. Ha riferito che alla fine del mese sarebbe scaduto un termine inderogabile, di cui non ha voluto riferire la fonte, nonostante le ripetute richieste.

«Al consiglio la minoranza si è allontanata per protesta, lasciando agli zelanti consiglieri di maggioranza la possibilità di votare un atto che sicuramente non avevano neanche letto. Il sindaco ha allora ordinato ai suoi consiglieri di abbandonare l’aula senza votare la delibera e mandando così a monte il consiglio. Improvvisamente il termine inderogabile è svanito. Oggi e per qualche giorno si parlerà solo di questa insignificante diatriba e l’obbrobrio del Pgt passerà in secondo piano. Il sindaco ha centrato il suo obiettivo».

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