Beata Giuliana, allarme furti: «Derubato mentre ero in casa. Terza volta in 10 anni»

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BUSTO ARSIZIO – «Derubati mentre eravamo in casa alle nove di sera. Ormai non si può essere sicuri nemmeno mentre si è nella propria abitazione». La disavventura capitata a Giuseppe Gorini, ex segretario della Lega, “visitato” dai ladri nella sua casa di Beata Giuliana, in zona Lidl. È «il quinto o il sesto furto» da quando vive in quella casa, «il terzo negli ultimi dieci anni». E monta la rabbia: «Di recente era già successo anche ad un vicino – racconta Gorini – quello che sconvolge è il fatto che entrino a derubarti senza alcuna remora anche mentre sei presente in casa, con la luce accesa. E menomale, come ci hanno detto le forze dell’ordine, che non li abbiamo incrociati. Perché magari rischiavamo anche di prendere una botta in testa o una coltellata».

Il furto in casa

L’episodio è successo venerdì, 8 ottobre, attorno alle 9 di sera. «Stavo guardando la TV e ho sentito dei rumori, ma pensavo fosse mia moglie – il racconto di Giuseppe Gorini (nella foto) – così sono uscito dalla stanza per andare a chiudere le finestre e dopo una decina di minuti è arrivata mia moglie piangendo perché aveva trovato tutto sottosopra in camera». Evidentemente è stata tutta una questione di pochi minuti: una porta scassinata per intrufolarsi in casa, e il ladro o i ladri che si sono diretti subito in camera da letto per andare a colpo sicuro a cercare gli oggetti più preziosi. «E probabilmente quando hanno sentito che mi muovevo sono scappati via» la ricostruzione fatta dal padrone di casa.

La percezione di insicurezza

Il “bottino” in realtà è poca cosa in termini di valore economico, anche se molto pesante dal punto di vista affettivo. «Dopo diversi furti subiti è inevitabile che sia rimasto poco da portare via – ammette il capofamiglia – il punto è che non si può essere più sicuri nemmeno in casa propria. Sapevano che eravamo presenti ma non se ne fanno un problema. Come dai miei vicini: stavano mangiando, alle 7.30-8 di sera, e i ladri sono saliti nelle camere e hanno portato via quello che c’era da portare via». Un problema che nel quartiere di Beata Giuliana, forse più esposto anche perché più vicino alle grandi vie di comunicazione (che facilitano la fuga), si fa sentire sempre di più: «Vedo che qui tutti si trincerano in casa, con cancellate, inferriate e impianti di allarme» chiosa lo storico esponente leghista. Un problema in più da affrontare per il prossimo assessore alla sicurezza.

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