Busto, il borsino della giunta Antonelli-bis: chi sale e chi scende

BUSTO ARSIZIO – Il borsino della giunta, chi sale e chi scende nelle trattative per la nuova squadra dell’Antonelli-bis. Il sindaco vorrebbe accelerare per chiudere entro la prossima settimana, con l’intenzione di rimettersi subito al lavoro senza rallentamenti dopo la netta vittoria elettorale. I partiti però potrebbero avere la necessità di attendere gli sviluppi provinciali, in particolare quel che succederà nel ballottaggio di Varese, considerato che sui ruoli più prestigiosi da assegnare, vicesindaco e presidente del consiglio, potrebbe intervenire il tavolo delle segreterie territoriali.

I giochi del “Cencelli”

Vicesindaco e capo dell’assemblea civica, appunto. Logica vorrebbe che a spartirsi i due ruoli siano le liste maggiormente votate, la civica e la Lega (con la riconferma di Manuela Maffioli come numero due). Ma in una logica allargata anche Forza Italia, che a livello provinciale non ha nessun sindaco nelle tre grandi città, potrebbe rientrare in gioco, mettendo sul tavolo il nome di Laura Rogora come vicesindaco. La presidenza del consiglio per ora sembra che verrà assegnata in funzione di quel che si deciderà per la giunta. A complicare il gioco del “manuale Cencelli” c’è l’anomalia Agesp: tutte e tre le società partecipate sono oggi presiedute da esponenti in quota Lega i cui mandati scadono in un periodo che va dalla primavera del 2022 (Attività Strumentali) al 2023 (Agesp Energia), a meno che non si chieda agli attuali amministratori di fare un passo indietro per riequilibrare i pesi. In più ci sono le poltrone di Prealpi Gas (oggi in quota Idee in Comune, che è rimasta fuori dal consiglio), da rinnovare nel giro di poco meno di un anno, mentre in un arco di tempo analogo dovrebbe essere assegnato anche il posto che spetta a Busto nel Cda di Neutalia, la nuova società che gestisce l’inceneritore Accam. Di certo c’è per ora solo l’incertezza: le carte sono ancora tutte da giocare, ma si può iniziare a capire chi sale e chi scende nel totonomi. Lo schema di partenza prevede tre assessori alla civica, due alla Lega e uno a testa a Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma in politica è sempre tutto flessibile.

Chi sale

In casa Lega si rafforzano le quotazioni di Manuela Maffioli come assessore alla cultura e alle attività produttive, ma anche, ed è la sorpresa degli ultimi giorni, quelle di un grande ritorno nell’esecutivo di Paola Reguzzoni, che potrebbe chiedere di riprendersi la delega ai lavori pubblici e al patrimonio che aveva già nel secondo mandato di Farioli oppure tentare la nuova avventura ai servizi sociali, settore dove da tempo invoca un cambio di passo. Per Forza Italia rimane quasi senza “rivali” la candidatura di Laura Rogora per riprendersi il suo posto in giunta (e le deleghe allo sport e al verde), forte del sostegno del vicecommissario e più votato in assoluto della lista Orazio Tallarida. In una inaspettata sovrabbondanza di figure femminili anche Fratelli d’Italia sembrerebbe intenzionata a puntare su una donna, Daniela Cerana, consigliere uscente per Busto Grande e già “in caldo” negli ultimi mesi dell’Antonelli-1 con la delega all’istruzione, per occuparsi della quale, da vicepreside del liceo classico Crespi, ha certamente tutte le competenze, oltre che quella sulle politiche giovanili, che i meloniani reclamano. Qualche resistenza interna potrebbe nascere dal fatto che è moglie del coordinatore cittadino Massimiliano Nardi, ma una soluzione si troverebbe. Sempre in ossequio all’idea di far prevalere le competenze al consenso si rafforza anche l’ipotesi di affidare il delicato assessorato al bilancio e alle partecipate a Roberto Ghidotti, che non è stato rieletto con la Lista Antonelli ma che è molto vicino al sindaco.

Chi è stabile

Nell’ambito della civica continuano ad essere solide le quotazioni di Mario Cislaghi, che nel caso in cui la Lega volesse occupare la casella dei servizi sociali potrebbe comunque occuparsi di personale, delega che aveva già avuto in carico ai tempi del secondo mandato di Farioli. Sempre la lista del sindaco potrebbe affidare un ruolo di assessore a Salvatore Loschiavo, avvocato molto apprezzato dal sindaco (potrebbe occuparsi anche di urbanistica) e forte di un buon bottino di preferenze personali. Nel gioco ad incastri della formazione della squadra, rimangono in corsa anche, per la Lega, Alessandro Albani (sicurezza o servizi sociali) e Giorgio Mariani per l’urbanistica, ma anche Luca Folegani per Fratelli d’Italia (potrebbe occuparsi dell’assessorato ai giovani). Ma in questo momento non appaiono come i nomi più gettonati.

Chi scende

Nella pattuglia leghista appaiono in discesa le quotazioni di Max Rogora, assessore uscente alla sicurezza e alla viabilità, che pagherebbe la combinazione tra la mancata rielezione al primo colpo e la discesa di consensi della Lega, che ridurrebbe i posti a disposizione in giunta. Meno probabilità di un ingresso nell’esecutivo di palazzo Gilardoni anche per Francesco Iadonisi, il coordinatore della lista civica per Antonelli Sindaco, il cui nome sembra in questo momento più accreditato per la guida di una delle società partecipate che si libererebbero (per scadenza o per dimissioni forzate), ma anche per Maurizio Artusa, che potrebbe invece fare il capogruppo della Lista Antonelli. In Fratelli d’Italia scendono le quotazioni di Claudia Cozzi, mentre si affievoliscono anche le speranze di Noi con l’Italia di poter spuntare un assessorato per Osvaldo Attolini, delegato uscente ai servizi sociali, a meno che qualche altra forza non si sacrifichi per concedere uno spazio in più in giunta alla lista che gravitava intorno a Forza Italia.

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busto arsizio borsino giunta – MALPENSA24