Busto, trattative per la nuova giunta al via. Vicesindaco alla civica o a Forza Italia?

BUSTO ARSIZIO – Il sindaco Antonelli riconfermato e proclamato, ora si apre la partita della nuova giunta. «Chiederò ai partiti solo una cosa, di fare presto». Lo ha rivelato il sindaco Emanuele Antonelli lunedì sera, mentre in sala esagonale i suoi sostenitori celebravano la sua rielezione. Già da oggi, mercoledì 6 ottobre, si aprono le danze delle trattative per la formazione del nuovo esecutivo. Che avrà inevitabilmente forti elementi di continuità – tra i punti fermi ci sarebbe la riconferma delle delega alle opere pubbliche in capo al sindaco – ma che dovrà fare i conti anche con le novità imposte dal dato elettorale, il successo della lista del sindaco e l’ingresso in consiglio comunale di Fratelli d’Italia. Uno dei nodi sarà l’assegnazione della non semplice delega all’urbanistica, che la Lega potrebbe essere costretta a lasciare alla civica.

La spartizione

Gli schemi che erano stati prospettati alla vigilia del voto sono completamente saltati. L’exploit della lista del sindaco, da una parte, e il mezzo flop della Lega, soprattutto per il fatto che porterà in consiglio comunale solo quattro suoi eletti, cambiano del tutto le prospettive. Non solo per una logica questione di manuale Cencelli. Anche il modo con cui i quattro partner del centrodestra di Busto si siederanno al tavolo delle trattative politiche per la definizione dei ruoli del secondo mandato di Antonelli cambierà. Sono 11 le poltrone che solitamente vengono interessate dalla spartizione post-voto: i 7 assessori, la presidenza del consiglio e le tre presidenze delle partecipate Agesp (Strumentali, Energia e Spa). Queste ultime vanno a scadenza nel giro di uno o due anni e sono tutte occupate da esponenti espressi dalla Lega. E in qualche caso al tavolo della maggioranza potrebbe essere avanzata la richiesta di liberare prima del tempo una di quelle caselle.

A chi il vicesindaco?

Rispetto ai posti in giunta Antonelli dovrebbe assegnare almeno due assessori alla lista civica, a questo punto non più di due alla Lega, uno a Forza Italia e almeno uno a Fratelli d’Italia (che ha già il sindaco). Sulle partecipate la Lega proverà a tenere duro, per poi liberarne a scadenza una o due, con Fratelli d’Italia e la lista civica che si scaldano. Anche perché sempre la Lega ambirebbe al ruolo di presidente del consiglio comunale, per il quale si fa da tempo il nome di Paola Reguzzoni. Ma a questo punto, anche per via del “monopolio” sulla galassia Agesp, non potrebbe più ambire anche a quello di vicesindaco, che il Carroccio presidia da quando non esprime più il primo cittadino. In realtà nei corridoi del Palazzo, quando il trend favorevole ad Antonelli e alla sua lista civica iniziava a consolidarsi, qualcuno ha iniziato ad avanzare l’ipotesi che potesse essere proprio la lista del sindaco, e non la Lega, ad incaricarsi di designare il numero due della giunta, per rispetto ai consensi ottenuti. Ma siccome il sindaco è di Fratelli d’Italia e il vicesindaco è un ruolo politico che verrà stabilito ai tavoli provinciali, potrebbe anche essere Forza Italia ad ottenerlo. I nomi? Per gli azzurri è pronta Laura Rogora, per la civica Francesco Iadonisi e se alla fine la spuntasse ancora la Lega potrebbe essere riconfermata Manuela Maffioli. Anche perché Paola Reguzzoni, a cui Antonelli prima del voto aveva offerto il posto di vice, non sembrerebbe mai apparsa davvero interessata.

Il totonomi

Per la lista Antonelli si scalda Mario Cislaghi, che alle urne ha fatto bingo con l’abbinata con la presidente della Pro Patria Patrizia Testa (la più votata della lista) e che da tempo ormai non nasconde la sua voglia di tornare ad occuparsi di servizi sociali o di personale, deleghe già detenute nel mandato-bis di Gigi Farioli. Ma anche il coordinatore Francesco Iadonisi sarebbe pronto a spendersi in prima persona dopo che cinque anni fa il suo nome fu accantonato in ossequio alle quote rosa per fare posto a Miriam Arabini. Tra i nomi che circolano anche quelli di Maurizio Artusa e di Salvatore Loschiavo in virtù dell’ottimo risultato ottenuto in termini di preferenze, e un possibile ripescaggio del non eletto Roberto Ghidotti, che ha le competenze per occuparsi delle non semplici deleghe al bilancio e alle partecipate. Di certo uno degli eletti, se spostato a fare l’assessore, farà spazio all’ingresso in consiglio comunale del presidente del Duc Matteo Sabba, settimo più votato della lista civica, che ha totalizzato sei seggi.

In casa Lega appare scontata la conferma di Manuela Maffioli alla cultura, delega per la quale ha ricevuto ampi consensi trasversali. Ma le attività produttive, delega che il Carroccio ha sempre voluto presidiare, stavolta potrebbero interessare anche altre forze politiche. Per la seconda casella che spetterebbe alla sezione di via Culin si fanno i nomi di Alessandro Albani, già papabile assessore ai tempi delle dimissioni di Isabella Tovaglieri dopo l’elezione a Bruxelles, e di una riconferma di Max Rogora, che oggi è il primo dei non eletti e che rappresenterebbe un elemento di continuità per l’Antonelli-bis. Più difficile pensare ad una riconferma di Giorgio Mariani, che pure si è fatto apprezzare per il suo attivismo all’urbanistica ma ha pagato alle urne il fatto di non risiedere a Busto. Oltretutto, con due assessori pescati tra i consiglieri si libererebbe un posto in sala esagonale per Simone Orsi, uomo vicino al commissario Paola Reguzzoni. Rimarrà al suo posto di consigliere invece “miss Preferenze” Isabella Tovaglieri, il cui incarico europeo non è incompatibile con quello nell’assemblea civica.

In Fratelli d’Italia circolano i nomi delle due quote rosa elette in consiglio: Claudia Cozzi, che potrebbe “ereditare” la delega ai grandi eventi di Paola Magugliani (che ha confermato l’intenzione di lasciare) e occuparsi di giovani, un assessorato a cui i Fratelli non hanno mai nascosto di ambire, e Daniela Cerana, che ha già “studiato” da assessore in questi mesi affiancando il sindaco in materia di istruzione dopo le dimissioni di Gigi Farioli. Ma la delega alle politiche giovanili potrebbe essere ideale anche per il più votato della lista, Luca Folegani. Con un consigliere che lascia il posto, entrerebbe in carica il primo dei non eletti Francesco Attolini (fatte salvo eventuali correzioni sulla conta delle preferenze, visto che Cerana, Attolini e Geminiani si giocano il terzo posto di FdI in aula consiliare sul filo di un voto).

In Forza Italia il risultato elettorale apre le porte ad una scontata riconferma in giunta per Laura Rogora, che riprenderebbe in mano l’assessorato allo sport e al verde. La sua promozione oltretutto consentirebbe il ritorno in consiglio comunale di Paolo Genoni, esponente di Noi con l’Italia e presidente della commissione sanità, altra figura che il sindaco Antonelli ritiene affidabile. Il mancato ingresso diretto degli uomini dell’assessore Raffaele Cattaneo in consiglio rende invece più complicato soddisfare la richiesta di NcI di una riconferma in giunta per Osvaldo Attolini ai servizi sociali.

Antonelli proclamato sindaco: «Priorità a palaginnastica, scuole, area Nord e Borri»

busto arsizio totonomi giunta antonelli – MALPENSA24