Malpensa al centro della ripresa con World Routes: «Livelli pre-Covid nel 2023»

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MALPENSA – Ci vorranno ancora due anni per tornare ai livelli di traffico pre-Covid. Ma la ripresa del settore aereo è iniziata. Lo dicono all’unisono i maggiori esperti mondiali riuniti oggi, 9 ottobre, a Palazzo Turati a Milano per l’apertura dell’edizione 2021 di World Routes, il più importante evento dell’industria dell’aviazione, che ogni anno riunisce aeroporti, compagnie aeree e i principali tourism authority del mondo con l’obiettivo di sviluppare nuove connessioni aeree a livello globale.

L’ora della ripartenza

Secondo Nigel Mayes, Svp Consulting & Product Development di Asm (nella foto in alto) il «fenomenale» incremento del settore cargo ha tenuto in piedi i bilanci delle compagnie aeree, evitandone il tracollo. Ma ora è il momento di ripartire. «La ripresa in Europa è stata più lenta, ma negli ultimi mesi è evidente un’accelerazione». A livello globale negli ultimi nove mesi sono state lanciate 3626 nuove rotte, con Wizz Air (il 6% del totale) in grande spolvero anche a Malpensa. Ma il ritorno ai livelli pre-Covid è ancora lontano, se si considera che un americano su tre lavora ancora da casa e che negli Usa i viaggi di lavoro sono ancora in calo del 55%. Soffre il traffico domestico (-27%), ma soprattutto l’internazionale (-52%): ecco perché a Malpensa la ripresa è più difficile rispetto ad altri aeroporti con una vocazione più locale. Questo però, secondo Mayes, è il momento giusto per crederci e investire. «L’aviazione commerciale sarà uno dei settori a maggiore crescita nei prossimi tre anni. Stimiamo un ritorno ai volumi pre-pandemici entro il 2023». Almeno in questa prima fase, il traffico domestico aumenterà più dell’internazionale (50% a 29%).

La crescita a Malpensa

È così in tutto il mondo e Malpensa riflette esattamente il quadro globale. I voli in Italia e in Europa sono stati i primi a ripartire, mentre il traffico intercontinentale viaggia ancora a rilento. Il ritorno di Cathay, di Thai, dell’aereo a due piani di Emirates «e presto dei voli sul Canada» vengono definiti da Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, dei «segnali». E spiega: «A Malpensa stiamo assistendo a un discreto recupero che dopo l’estate ora si sta consolidando. L’obiettivo è proprio questo: non tornare indietro il prossimo inverno per poi prepararci al prossimo anno, nella speranza di essere finalmente fuori dall’emergenza sanitaria». Brunini considera la presenza in brughiera delle tre principali low cost (easyJet, Ryanair e Wizz Air) un importante zoccolo duro in attesa della vera ripresa dell’intercontinentale, la vera vocazione dello scalo varesino. A partire dalla Cina: «È importante. In termini futuri è il mercato di riferimento: quindi siamo concentrati a cogliere le prime possibilità, ma per il brevissimo periodo non ne vediamo. Siamo invece moderatamente ottimisti sugli Stati Uniti, che oggi è per noi il mercato intercontinentale più importante».

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