Meno traffico e più sicurezza fuori da scuola. I vantaggi del Pedibus a Besnate

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BESNATE – «Sessanta bambini iscritti al Pedibus vuol dire banalmente una cinquantina di macchine in meno: una soluzione che è in linea con il nostro obiettivo di ridurre il traffico». Lo dice Paola De Alberti, assessore all’Istruzione a Besnate, che prova a dare un quadro dei servizi scolastici – con tutti i conseguenti vantaggi – già avviati o ai blocchi di partenza. Lo fa proprio ora che la scuola ha riaperto le porte agli alunni di ogni età, dando l’idea di un ritorno alla normalità che tanto è mancata. E lo fa anche a suon di numeri. Non solo quelli del Pedibus, anche l’asilo nido registra iscrizioni da record, arrivando quasi a coprire la capienza massima della struttura. Senza poi dimenticare le altre attività: il pre e post scuola, ma anche la mensa. Fino ai prossimi progetti nell’ambito del diritto allo studio.

Pedibus e riduzione del traffico

La parola chiave? «Completo». Si tratta del pacchetto di servizi, che «abbiamo cercato di garantire fin dall’inizio». Vale per il pre-scuola alle primarie, «attivo già dal secondo giorno». O per il post-scuola, che è stato «confermato non appena è arrivato l’orario definitivo». Inoltre, da lunedì 27 settembre prenderà il via anche il servizio Pedibus, a differenza dello scorso anno «quando abbiamo dovuto aspettare al secondo quadrimestre». Verranno garantite due linee, seguite dai volontari – nonni o genitori – per raggiungere diverse parti del paese una volta che i bimbi saranno usciti da scuola. Un vantaggio non solo sociale, che fa stare tranquilli i genitori, ma anche viabilistico. Non è raro vedere ingorghi alle ore di punta di fronte ai cancelli, che causano disagi e non garantiscono la sicurezza. «Con il Pedibus diminuisce notevolmente il numero delle macchine. E questo è in linea con il nostro obiettivo di ridurre il traffico».

I prossimi progetti

Numeri positivi anche per l’asilo nido con «i tanti iscritti che abbiamo quest’anno». Sono 20 bambini, quasi il numero massimo di capienza della struttura, che è 25. E sono numeri già calibrati secondo le ancora attuali direttive anti-Covid.
Ora i prossimi obiettivi, in generale, per i servizi, che «riguardano principalmente i progetti in ambito di diritto allo studio», precisa. «Pur essendo a buon punto, dobbiamo valutare con scuola cosa si può fare, perché dipende molto da come si evolverà la situazione sanitaria». Tra questi spiccano, ad esempio, «i progetti di lingua inglese, sia per la primaria che per la secondaria, piuttosto che quelli di sensibilizzazione contro il cyberbullismo». Molti sono stati «messi in cantiere, speriamo di realizzarli tutti».

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