Bianchi dà appuntamento alle urne: «Abbiamo toccato il cuore dei varesini»

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VARESE – Matteo Bianchi, in attesa delle festa finale di tutta la coalizione, che inizierà questa sera (venerdì 15 ottobre) alle 19 al Garibaldino (ma alle 18 Mateo Salvini sarà alle Bustecche in piazza De Salvo per incontrare i residenti), chiude la sua campagna con una conferenza stampa. Al Biffi e con alle spalle una fotografia di Palazzo Estense. Immagine che il candidato destra indica e dice: «Mi auguro che da lunedì sera diventi la mia seconda casa. E con me sindaco, la casa di tutti i varesini».

Bianchi ai varesini: «Andate a votare»

E subito dopo Bianchi  lancia un appello per battere l’avversario invisibile: l’astensionismo. «Chiedo ai varesini di andare a votare innanzitutto. E poi, per battere Davide Galimberti, mi rivolgo a chi ha votato al primo turno, ma anche a chi è rimasto a casa. All’elettorato che lo scorso 3 ottobre ha votato i candidati che sono rimasti fuori dal ballottaggio. Ma l’appello più forte lo faccio per vincere l’astensionismo».

E chiude con due stoccatine all’avversario: «Non ho mai detto di voler spostare l’archivio del Moderno. Il m io progetto sull’ex Caserma Garibaldi è chiaro e prevede il mantenimento del Moderno. Anzi, forse sarebbe bene verificare le tempistiche del cantiere, perché sull’arrivo dell’archivio ci sono tempi strettissimi da rispettare».

E su Salvini, che questa sera sarà di nuovo a Varese e che ieri è apparso più moderato dei moderati, dice: «Anche lui sente la stanchezza di questa intensa campagna. Ma lo ringrazio per il suo sostegno. E a differenza di Galimberti, io non punto il dito sulla sua storia politica. In campagna elettorale non ho mai detto che cinque anni fa ha vinto con il sostegno di Matteo Renzi».