SOMMA LOMBARDO – Cardano al Campo, città da 15mila abitanti, ha realizzato durante il lockdown di non avere nemmeno un supermercato sul proprio territorio e ora prova a correre ai ripari con la futura Variante al Pgt. A Somma Lombardo, città che ha da poco sfondato quota 18mila residenti, c’è invece ormai una media distribuzione di vendita ogni mille abitanti. E la crescita commerciale non si ferma. La nuova Lidl, il complesso misto in corso Europa approvato dalla giunta di recente e il Piano esecutivo di fianco ad Aldi (aperto soltanto due anni fa) sono i tre progetti principali.
I dati
I numeri estrapolati dalla banca dati della Direzione generale Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia evidenziano una crescita della rete di vendita, in particolare per le attività alimentari, e di medie strutture di tipo misto. Nel territorio di Somma Lombardo sono presenti, secondo l’osservatorio regionale del commercio al dettaglio in sede fissa (dati aggiornati a giugno 2019), le seguenti categorie: una grande superficie di vendita (composta da 1.960 mq di alimentare e 7.533 mq di non alimentare); ben 17 medie strutture di vendita (5.228 mq alimentare e 12.682 mq non alimentare); 220 esercizi di vicinato che provano a resistere, occupando una superficie complessiva pari a 11.847 mq (1.374 mq alimentare, 8.642 mq non alimentare, 1.831 mq mista).
Ma c’è chi chiude
Dei nuovi progetti passati al vaglio del Comune negli ultimi due anni alcuni sarebbero immediatamente cantierabili, mentre per il più importante – la nuova Lidl e gli altri capannoni attorno – si deve attendere il risultato della Vas. Somma Lombardo ha da oltre 30 anni un consistente sistema distributivo, ma ora si sta assistendo a un vero e proprio nuovo boom, limitato soltanto in parte se in autunno verrà definitivamente approvata la Variante che porta la firma del nuovo assessore all’Urbanistica Francesco Calò (Pd) e che mira a eliminare 4 ambiti commerciali (che cubano potenzialmente 86mila metri cubi per un superficie di 32mila metri quadrati) previsti dal Pgt realizzato dalla precedente amministrazione nel 2014.
Se il fermento per le nuove costruzioni non manca, in città si avvertono però anche i primi preoccupanti segnali di un fenomeno in controtendenza che potrebbe svilupparsi nei prossimi anni. La forte concorrenza ha portato infatti già alla chiusura di due strutture di vendita: la prima vicina all’ospedale e la seconda in corso Europa, dove aveva trovato casa il Carrefour. In entrambi i casi i locali sono rimasti vuoti, senza che nessun operatore commerciale sia corso a rioccuparli. Perché dunque c’è così tanta necessità di nuovo cemento?
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