Il Borducan festeggia cento anni. «Ora pensiamo al futuro del Sacro Monte»

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VARESEUna storia lunga cent’anni, per un luogo simbolico di Varese che non smette di affascinare. Nel 2024 festeggia un secolo di vita il Borducan, locale storico del Sacro Monte dove ancora si respira la magia della Belle Époque. Saranno tante le occasioni nei prossimi mesi per celebrare l’importante anniversario, che nelle intenzioni di chi gestisce il locale vuole diventare anche uno stimolo per ripensare il futuro di tutto il borgo Unesco (qui sotto il servizio video).


1924-2024

La data di costruzione dell’edificio che ospita il ristorante e hotel Al Borducan la si può leggere distintamente alla sinistra del portone di ingresso: 1924. Più in basso la “firma” del progettista e costruttore Francesco Piccoli, già capomastro del Sommaruga. Qui trovò spazio l’attività che è in realtà ancora più antica: in precedenza il Borducan aveva infatti avuto altre due sedi, sempre al Sacro Monte. Fino al 1905 all’attuale Ristorante Milano poi dal 1905 al 1924 al Montorfano. Tutto parte dall’invenzione di un liquore, l’Elixir al Borducan appunto, da parte del sacromontino Davide Bregonzio. Garibaldino ed esperto erborista, creò l’infuso d’erbe al gusto d’arancia nel 1872 (qui la storia nel dettaglio). Nel 1924 la struttura che tutt’oggi ospita il ristorante e hotel viene costruita in stile liberty con la doppia funzione di esercizio pubblico e residenza privata della famiglia Bregonzio. L’altra figura chiave del Borducan è il nipote di Davide Bregonzio, Bruno, che lo gestisce per alcuni decenni. Dopo la sua scomparsa la chiusura per ristrutturazione e la riapertura, con diverse gestioni. Per qualche anno se ne sono occupati direttamente i discendenti dei Bregonzio, ovvero la famiglia Bianchi che è tuttora proprietaria, mentre l’attuale gestione si è insediata nel 2017.

La data 1924 e la firma del progettista

Love restaurant

Da allora è Riccardo Santinon ad occuparsi dello storico ristorante e hotel, dopo altre esperienze in famiglia nel ramo alberghiero, un periodo di lavoro all’estero e anche un anno e mezzo in amministrazione come assessore ai lavori pubblici nella seconda giunta Fontana. L’orgoglio nell’occuparsi quotidianamente di un’istituzione come il Borducan non manca. «È una soddisfazione poter rispolverare questa storicità – commenta – e mi sta piacendo che per questo centenario a qualsiasi porta busso tutti rispondono presente, sono molto disponibili e hanno voglia di fare qualcosa». Segno che il Borducan è uno dei simboli più apprezzati del Sacro Monte, capace di attirare una clientela ampia composta sia da italiani che stranieri. Una struttura che lavora bene anche fuori stagione grazie alla scelta di fare del Borducan un “Romantic Hotel & Love Restaurant”. «Il posto si prestava per farlo – racconta Santinon – più che un albergo per famiglie con bambini è ideale per le coppie e per rilassarsi, per questa tipologia di clientela». E così cene a lume di candela nella sala con panorama sui laghi e camere con mobili originali restaurati degli anni ’20 attirano clienti non solo in estate ma anche in inverno.


Gli eventi e il futuro

Santinon è al lavoro per stilare un ricco programma per festeggiare il centenario: si inizia già domani, giovedì 25 alle ore 17, con un incontro promosso dall’associazione La Varese Nascosta. “I Racconti accanto al fuoco” il titolo dell’iniziativa che si svolgerà nella Sala del camino del Borducan: ospite l’autrice Nicoletta Magnani. Domenica 28 ci sarà un brunch (già sold out), mentre per sabato 10 febbraio è in programma una visita guidata organizzata dal Fai di Varese. «Insieme ai proprietari definiremo il cartellone delle iniziative – spiega il gestore – sicuramente ci sarà una festa di compleanno per festeggiare a dovere e faremo una mostra fotografica che sarà allestita per tutto l’anno. Quindi una serie di visite guidate e altre iniziative a cui stiamo pensando». Non saranno però solo eventi celebrativi: il centenario costituirà infatti l’occasione per proiettarsi dal passato al futuro. Al Sacro Monte del resto i temi di discussione non mancano, tra lo storico nodo dell’accessibilità fino alle politiche di valorizzazione del sito patrimonio mondiale dell’umanità. «Mi piacerebbe organizzare un convegno – dice Santinon – per parlare delle sfide che ci aspettano per i prossimi cent’anni. Vorrei creare un po’ di dibattito: visto che viviamo di rendita da 100 anni grazie agli investimenti come il tram e la funicolare che fecero diventare famoso il Sacro Monte dobbiamo capire cosa si vuole fare di questo patrimonio per il futuro, dal punto di vista turistico ma anche paesaggistico, culturale e religioso». L’idea è di sentire le voci di chi vive il borgo e di chi ha vissuto esperienze simili in altri luoghi turistici d’Italia. In attesa che dal Comune qualcosa si muova sul fronte degli Stati Generali del Sacro Monte, di cui sembrano essersi perse le tracce: l’ultima commissione sul tema risale a settembre.

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