Bottini: «Provisione cambia casacca per scelta politica o obiettivi personali?»

busto al centro bottini castiglioni

BUSTO ARSIZIO – Michela Provisione è passata in maggioranza. Con tanti auguri da parte dei suoi ex colleghi di avventura di Busto al centro. E con un auspicio da parte del coordinatore dei civici Gian Franco Bottini: «Spero, per la nostra ex consigliera che non si debba rendere conto presto che in maggioranza, più che i valori personali e le mani alzate, che numericamente non dovrebbero essere un problema, serviva una pedina da conteggiare sui tavoli politici delle trattative tra i partiti».

Parole che mettono fine a un addio che, tutto sommato, è già stato politicamente archiviato: «Non è un consigliere in più o in meno, soprattutto se si tratta di un elemento con le idee poco chiare, che ci farà cambiare atteggiamento in futuro. Anche perché noi, a differenza di chi se ne è andato via, sappiamo da dove veniamo, ma soprattutto, siamo consapevoli delle nostre posizioni, che, non bisogna dimenticare molti cittadini hanno votato affinché venissero rappresentate fino in fondo».

Coerenza e civismo

E’ chiaro che il passaggio nella lista del sindaco di Michela Provisione nel gruppo di Busto al centro è stato bollato come un tradimento. Che non ha lasciato strascichi, ma sul quale Gian Franco Bottini puntualizza: «Da civico e liberale quale sono, credo in maniera convinta che ognuno sia libero di prendere le decisioni che meglio ritiene opportune. E questo vale anche per Provisione che non deve rendere conto a me personalmente, ma agli elettori. Ai suoi personali e a quelli di tutto il gruppo nel quale si è candidata e che hanno contribuito a farla diventare un consigliere di Busto al centro e non della lista di Antonelli».

L’unico rammarico che resta a Bottini è che «non per mia volontà, non ho potuto parlare con la consigliera prima della scelta fatta. Alla luce della quale non ho capito le vere motivazioni politiche che l’hanno spinta a entrare in maggioranza. A meno che per politica non si intenda una posizione in giunta, gli obiettivi meramente personali o chissà che altro».

Sta di fatto che Bac, dopo l’addio nemmeno parla di voltare pagina, «Perché non ne abbiamo la necessità, visto che in maniera coerente, continueremo a portare avanti la nostra azione dai banchi di minoranza. Senza nascondere, perché non è un mistero, di poter anche condividere idee con una parte della coalizione al comando. Mi riferisco a Forza Italia ad esempio. Ma questo non cambia le carte in tavola. Noi continueremo a restare nel posto guadagnato con il voto e la fiducia di chi ci ha scelto fino alla fine della consigliatura. Insomma in questa decadenza politica, sotto gli occhi di tutti, dove ci sono consiglieri che vanno e vengono, che passano di qui e di là, dall’opposizione alla maggioranza con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere d’acqua, Busto al centro ha la forza di mantenere la coerenza rispetto al mandato dei nostri elettori».

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