Busto, passa la doppia convocazione del consiglio. Antonelli segna il punto

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BUSTO ARSIZIO – Non è detto che ora la maggioranza sia più forte. Di certo, però, ieri sera, martedì 23 ottobre, in consiglio, il sindaco Antonelli ha portato a casa quel che voleva e ha messo a segno un punto. Quello relativo alle modifiche del regolamento del consiglio comunale, che con l’introduzione della doppia convocazione, almeno sulla carta, mette nel sacco le assenze strategiche e dovrebbe permettere alla giunta di viaggiare più spedita e tranquilla.

Liscio come l’olio

Come, inaspettatamente, tranquilla è stata l’approvazione di quello che resta a tutti gli effetti un artificio. Certo lecito e rispettoso di tutte le normative. Basta vedere l’esito della votazione: 2 contrari, i grillini; un astenuto, Diego Cornacchia e per il resto tutti d’accordo. Anche i consiglieri di opposizione, Partito democratico e Busto al centro, che nelle passate settimane non avevano risparmiato critiche sulla scelta della doppia convocazione, sostenendo che la vera ragione della modifica era quella di mascherare debolezze e fratture della maggioranza.

E così gli unici che, seppur in maniera soft, tentano di muovere qualche critica sono Cornacchia, il quale sottolinea che «tale proposta avrebbe dovuto essere fatta da un consigliere e non dal sindaco o dalla giunta»; Maria Angela Buttiglieri che chiede (forse in maniera provocatoria) al sindaco di spiegare i veri motivi di tali modifiche e di Paola Reguzzoni, la quale suggerisce di inserire un passaggio in cui, in caso di argomenti pesanti, come ad esempio il pgt, la presenza valida dovrà essere quella assoluta.

Interventi tutti rintuzzati

«Le ragioni di questa scelta – ha spiegato Antonelli – sono dovute al fatto che da un lato il regolamento andava comunque aggiornato e dall’altro, ma questo lo sapete, in passato si sono registrate alcune assenze che hanno messo in difficoltà lavori e approvazioni. Bene, con l’introduzione della seconda convocazione, chi decide di non venire in consiglio non sarà più decisivo». Un messaggio questo rivolto alle minoranze, ma soprattutto ai consiglieri di maggioranza.

L’altra faccia della medaglia

Ora per vedere quali effetti avranno queste modifiche occorre attendere la prova del 9. Sulla carta, infatti, i calcoli danno ragione ad Antonelli. Ovvero, in caso di seconda convocazione, per aprire i lavori di consiglio basterà la presenza in aula di 8 consiglieri. Ma è proprio sui numeri che si annida forse la vera ragione per la quale le minoranze non hanno dato battaglia. Secondo le opposizioni, infatti, più è basso il numero dei consiglieri in aula e più si alza il peso specifico delle opposizioni. Insomma l’artificio introdotto della doppia convocazione potrebbe “ritorcersi” contro la stessa maggioranza. Ma qui si entra nel campo dell’ipotetico. Poiché quello che al momento sembra certo è che, ora, chi medita di fare qualche sgambetto, dovrà pensarci due volte, poiché potrebbe essere fatale.

 

busto antonelli punto – MALPENSA24