Donadoni al posto di Gattuso al Milan? Scelta discutibile

Non sono in assoluto un grande estimatore di Rino Gattuso allenatore, ma cambiare tanto per cambiare giusto per dare soddisfazione alla pancia dei tifosi più umorali mi sembra un’idiozia. Mi sfugge il senso di un avvicendamento tra Gattuso e Donadoni, neanche fosse il Messia. Un allenatore discreto, che ha ottenuto risultati non eccitanti, né con la nazionale, né tantomeno con le squadre di club che ha allenato. Ha trascinato il Bologna, ad esempio, in un’onorevole pallosita’. Mai un lampo, poche luci e fantasia azzerata. Un lavoratore che è stato bravo ad esempio a portare avanti il Parma in un momento di crisi assoluta. Gli fa onore il fatto che non abbia abbandonato la scialuppa zuppa d’acqua. Forse darà una scossa come dopo ogni avvicendamento in panchina, ma mettere in discussione Gattuso per sostituirlo con Donadoni, trovo che non abbia alcun senso. Ma proprio nessuno. Gattuso ha manifestato i propri limiti nella gestione di certe gare, a partire dal derby.

Non lo cambio con Donadoni

Ma può essere, mai, Donadoni il toccasana? Serve qualcuno che dia un elettroshock, non uno che si presenti a Milanello con la camomilla. Il problema di fondo è che qui evidentemente qualcuno ha sottovalutato la mediocrità complessiva della rosa. Una squadra complessivamente inferiore, giudizio personale, ad almeno quattro avversarie, se non cinque. L’arrivo del Pipita Higuain ha prodotto una nube di entusiasmo che ha avvolto i problemi della rosa, nascondendone molti limiti. Ma i problemi restano. Cosa ci si aspettava dal Milan, che fosse l’anti Juve? Se qualcuno lo ha pensato per davvero, pregasi un controllo urgente dal migliore psichiatra della zona. Qualcuno ha pensato per davvero che il Milan fosse superiore a Napoli o Inter? Ricovero immediato. Il Milan se la sta giocando con le due romane per il quarto posto e lo sta facendo con Gattuso in panchina, tornato sulla graticola per l’atteggiamento rinunciatario, ma soprattutto per la sconfitta che n’è conseguita nel derby. Una partita. Stop. Il Diavolo senza fiamme per colpa dell’allenatore? Probabilmente sì, anche se poi quando si giocano partite cosi scialbe non si possono di certo ignorare le colpe dei giocatori, molli come il budino, con la personalità fragile e impaurita di chi si presenta al ballo dei debuttanti, con le gambe tremolanti e il cuore che picchia come un tamburo per l’emozione della prima volta. Gattuso il gladiatore non è riuscito a cospargere la squadra del suo sacro fuoco, non gli ha regalato l’entusiasmo appiattendoli a un anonimato noioso.

Solo Conte

Ma può essere Donadoni l’uomo in grado di iniettare sangue infuocato nelle vene dei giocatori? Ho molti, ma molti dubbi. Sul mercato, quasi libero di impegni, c’è solo un fuoriclasse per il quale varrebbe la pena cambiare: Antonio Conte. Per il resto lascerei perdere. Avventurarsi in cambi prematuri potrebbe essere un rischio. Rivolgersi a Verona, sponda Chievo.

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