Busto Arsizio è diventata la città con più casi di coronavirus in provincia di Varese

BUSTO ARSIZIO – È Busto la città con più casi di coronavirus in provincia di Varese. Con 30 persone contagiate (di cui tre decedute) – stando all’ultimo aggiornamento di ieri pomeriggio, 17 marzo, del database Covid-19 di Regione Lombardia – Busto Arsizio ha superato Caronno Pertusella in termini di persone colpite dal maledetto virus cinese. 30 casi contro i 29 della città del Saronnese che era stato il primo “epicentro” del contagio in provincia: si era infettato anche il parroco, don Franco Santambrogio, prima ricoverato in ospedale e poi dimesso perché guarito, anche se messo in isolamento domiciliare, dove rimarrà ancora per qualche giorno.

Il contagio a Busto

A Busto Arsizio il virus ha già fatto tre vittime, su 30 contagiati: un anziano di 86 anni del quartiere di Sant’Edoardo che prima di ammalarsi per il Covid-19 ed essere ricoverato in ospedale aveva «condotto una vita da leone, in ottima salute», come hanno ripetuto i parenti dopo la sua scomparsa; il dottor Roberto Stella, medico di medicina generale di 67 anni, che ha contratto il virus nell’esercizio della sua professione, «da eroe» come lo hanno ricordato molti colleghi e amministratori; e la signora Nunzietta Bozzetti Milani, 85 anni, anche lei descritta come «donna di grande vitalità», ultima vittima del coronavirus nella serata di lunedì 16 marzo. Dei trenta casi però le persone molte anziane sono una minoranza: più della metà dei casi positivi riscontrati in città hanno meno di 65 anni di età, e cinque sono soggetti sotto i 40 anni (la più giovane ha 27 anni). Un centinaio almeno le persone in quarantena, in quanto contatti stretti dei contagiati.

«Stare a casa»

L’ospedale di Busto Arsizio è in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza e nel frattempo si è attrezzato sempre di più per fronteggiare ogni pericolo. Ma dalle istituzioni si rinnovano di continuo gli appelli a stare a casa, che è la vera arma contro la diffusione del contagio. «Per favore, stiamo a casa, è importante» l’appello del sindaco Emanuele Antonelli. Lo ripete anche il vicesindaco Manuela Maffioli, che se la prende con «l’irresponsabilità di molti. Di questo passo, i risultati tarderanno. Cosa, ancora, non è chiaro? Dobbiamo stare a casa».

In provincia di Varese

La provincia di Varese continua comunque a rimanere quella che, in proporzione alla popolazione, ha la minor incidenza di contagi in tutta la Lombardia. Eppure il virus non va preso sotto gamba, perché continua a crescere ad un ritmo che va all’incirca dai 20 ai 30 nuovi casi accertati al giorno. Ieri erano 234, 32 in più rispetto al giorno precedente. I Comuni toccati dal fenomeno sono ormai 56 su 138, sparsi su tutto il territorio provinciale, anche se principalmente al sud. Nelle città più grandi si concentra il maggior numero di casi: a Saronno 21, a Varese 16, a Gallarate 12, a Cassano Magnago 7. Appena oltre i confini della provincia, ci sono i 36 casi di Legnano.

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