Assalto contro la Cgil, tra gli indagati c’è anche un bustocco

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BUSTO ARSIZIO – Chiuse le indagini per Marco Liccione, leader del movimento ‘No Green Pass’ a Torino e della ‘Variante Torinese’, accusato di resistenza a pubblico ufficiale in concorso, ma la Procura di Roma ha notificato a Liccione e ad altre otto persone l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Tra gli indagati c’è anche un bustese.

Assalto alla Cgil

Secondo l’accusa avrebbero “usato violenza e minaccia nei confronti di agenti di polizia” che “erano intervenuti per evitare azioni di violenza da parte dei numerosissimi manifestanti, creando anche in varie zone dei cordoni di sicurezza, in particolare a tutela della sede del sindacato Cgil e dei Palazzi Istituzionali”. Per la Procura gli indagati “minacciavano e aggredivano gli operanti, nel corso di una manifestazione di piazza, commettendo il fatto con uso di bastoni e spranghe di ferro ed altri oggetti atti ad offendere”.

Accuse respinte

Marco Liccione ha sempre respinto le accuse sostenendo che in quella giornata di mobilitazione non era mai stato davanti alla sede Cgil.

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